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La borsa italiana manca (di poco) il sesto rialzo consecutivo. Ok FCA

In ribasso lieve i principali indici europei e Piazza Affari. Tra i big del paniere maggiore, bene Fiat Chrysler Automobiles dopo le stime di GM. Bancari in territorio misto

di Mauro Introzzi 11 gen 2019 ore 17:41

borsa-italiana_1In ribasso lieve i principali indici europei e Piazza Affari. Milano ha così mancato di un nulla la sesta seduta consecutiva in rialzo. In calo frazionale anche gli indici di Wal Street. Tra i big del paniere maggiore, bene Fiat Chrysler Automobiles in scia al rialzo delle stime dell'americana General Motors. Bancari in territorio misto. Campari, Saipem, Ferragamo e Brembo hanno registrato performance di rilievo, in positivo e in negativo, a causa di alcuni giudizi degli analisti.

In mattinata il Tesoro ha collocato 3 Btp per un controvalore totale di 6,5 miliardi di euro. Sono andati sul mercato nuove tranche di titoli di stato con scadenza ottobre 2021, novembre 2025 e marzo 2048. Le prime 2 con rendimento in calo rispetto all'asta precedente.

 

Così il FTSEMib ha chiuso con un calo dello 0,06% a 19.290 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 19.187 punti e un massimo di 19.385 punti, mentre l'All Share ha registrato una flessione dello 0,14% a quota 21.191 punti. In positivo Mid Cap (+0,23%) e Star (+0,32%).

L’euro si è confermato poco sotto gli 1,15 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin restava intorno ai 3.700 dollari (poco più di 3.200 euro).

 

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Scatto in avanti nel pomeriggio di Fiat Chrysler Automobiles (+2,5%) dopo le indicazioni arrivate da General Motors. Il gruppo Usa guidato da Mary Barra ha annunciato un rialzo delle sue stime sui conti economici dell'intero 2018. Nella serata di ieri, intanto, il gruppo del Lingotto ha confermato le indiscrezioni circolate in giornata sull’accordo raggiunto con le autorità Usa per la chiusura del contenzioso sulle emissioni diesel. Il costo complessivo stimato degli accordi è 800 milioni di dollari USA, in linea con l’accantonamento effettuato a tale scopo dalla società nel terzo trimestre del 2018.

 

Tra i principali titoli di Piazza Affari in rialzo Campari (+2,31%). A muovere il titolo un giudizio di UBS che ritiene che il gruppo del beverage non sia più da vendere. La raccomandazione del broker elvetico è stata infatti alzata da "sell" a "neutrale. Migliorato anche il target price, che sale da 5,1 a 7,7 euro

Bene anche Saipem (+0,83%). Il gruppo  beneficia della promozione di Jp Morgan, che ha portato a "overweight" (sovrappesare) la propria raccomandazione.

Sul fronte opposto, quello dei ribassi, c'è Salvatore Ferragamo (-0,79%). Il gruppo della moda ha incassato la bocciatura di Credit Suisse, che ha abbassato a "underperform" (farà peggio del mercato) il giudizio.

Un'altra bocciatura ha mosso Brembo, in flessione del 3,89%. Gli esperti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato a "hold" (mantenere) la loro raccomandazione, abbassando a 11 euro la loro valutazione.

 

Tra i bancari in salita Unicredit (+0,8%). Secondo quanto riportato dalla stampa il gruppo di Jean Pierre Mustier potrebbe prendere in considerazione di rilevare Banca Carige. Decisamente scartata l’ipotesi di un’acquisizione di mercato, la banca di Piazza Gae Aulenti potrebbe valutare un’operazione che ricalchi quella che nel 2017 vide IntesaSanpaolo (-0,49%) rilevare gli asset degli istituti venete in difficoltà (Veneto Banca e Popolare di Vicenza) con una dote statale che servì a coprire la pulizia del bilancio e gli esodi del personale.

Nel settore male UBI Banca (-3,01%) e Banco BPM (-2,97%).

 

Giornata decisamente positiva per il titolo Stefanel (+8,08%), anche sospeso per eccesso di rialzo nel corso della seduta. Nelle scorse ore si è appreso che lo scorso 8 gennaio 2019 il Tribunale di Treviso ha concesso alla società un termine fino al 15 aprile 2019 per il deposito della proposta definitiva di concordato preventivo. Oppure, in alternativa, della domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.

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