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Piazza Affari senza direzione. Che tonfo per FCA!

Gli analisti di HSBC hanno peggiorato il giudizio sull’azionariato italiano e ora consigliano di sottopesare le azioni quotate a Piazza Affari. Molto bene Telecom

di Edoardo Fagnani 11 dic 2014 ore 17:46

Seduta all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Gli analisti di HSBC hanno peggiorato il giudizio sull’azionariato italiano e ora consigliano di sottopesare le azioni quotate a Piazza Affari. Gli esperti, infatti, prevedono che la crescita economica del nostro paese nei prossimi trimestri resterà bassa. Al contrario, HSBC consiglia di sovrappesare il mercato azionario tedesco. Pesante ribasso per Fiat Chrysler Automobiles, dopo che la società automobilistica ha annunciato il pricing dell’offerta di azioni ordinarie e del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. Petroliferi contrastati: sono tornati gli acquisti su Saipem. Qualche spunto tra i bancari: oggi la BCE ha concretizzato la seconda operazione TLTRO, dopo quella di settembre. La banca centrale ha collocato fondi per un ammontare di 129,84 miliardi di euro. Chiusura decisamente positiva per Telecom Italia.
Il FTSEMib ha ceduto lo 0,09% a 19.201 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha subito una flessione dello 0,14% a 20.298 punti. In calo di mezzo punto percentuale il FTSE Italia Mid Cap (-0,44%) e il FTSE Italia Star (-0,55%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,32 miliardi di euro, rispetto ai 3,33 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 130 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 178. Invariate le restanti 14 azioni.
L’euro è tornato a 1,24 dollari. L’oro è sceso a 1.225 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

milano_borsaFiat Chrysler Automobiles ha subito uno scivolone del 6,27% a 9,19 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. La società automobilistica ha annunciato il pricing dell’offerta di azioni ordinarie e del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. I titoli azionari saranno collocati a un prezzo unitario di 11 dollari. Exor (-2,54% a 33,71 euro), l’azionista di riferimento di Fiat Chrysler Automobiles, ha concordato di acquistare a fini di investimento un ammontare complessivo di 886 milioni di dollari del prestito obbligazionario, al fine di preservare la sua partecipazione pari a circa il 30% delle azioni ordinarie della società automobilistica. Intanto, gli analisti di Banca Akros non escludono la possibilità di ridurre da 11,5 euro a 10 euro il target price su Fiat Chrysler Automobiles, in conseguenza all’effetto diluitivo del bond convertendo emesso dalla società automobilistica. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

In altalena i bancari. Oggi la BCE ha concretizzato la seconda operazione TLTRO, dopo quella di settembre. La banca centrale ha collocato fondi per un ammontare di 129,84 miliardi di euro, con richieste da 306 istituti di credito. Le principali banche italiane hanno richiesto risorse per circa 26 miliardi di euro, pari a circa il 20% dell’ammontare totale collocato.
Seduta positiva per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è salito dello 0,52% a 0,5845 euro. Il Corriere della Sera ha scritto che questa sera il Supervisory board, l'organismo che coordinerà il nuovo meccanismo di vigilanza bancaria della BCE, potrebbe prendere in esame il Capital Plan presentato dal Monte dei Paschi di Siena dopo la bocciatura agli stress test dell'ottobre scorso. Si tratta di un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.
In frazionale progresso IntesaSanpaolo (+0,48% a 2,5 euro). L’istituto guidato da Carlo Messina ha richiesto risorse per 8,59 miliardi di euro nella seconda asta TLTRO della BCE. Il numero uno di Unicredit (+0,98% a 5,65 euro), Federico Ghizzoni, ha dichiarato che l’istituto ha chiesto fondi alla BCE per 2,2 miliardi di euro, precisando che queste risorse saranno destinate  prevalentemente alla controllata austriaca.
Chiusura in forte ribasso, invece, per Mediobanca (-2,92% a 6,82 euro) e la Popolare di Milano (-2,23% a 0,549 euro).

Petroliferi contrastati.
Saipem ha registrato un rialzo dello 0,35% a 8,685 euro. Ancora tagli di target price dalle banche d’affari. Gli analisti di HSBC hanno sforbiciato da 14 euro a 10 euro per azione la valutazione su Saipem. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 3 dicembre Massachusetts Financial Services Company ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale di Saipem, portandola dal 2,016% all’1,881%. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Discovery Capital Management ha aumentato lo “short” su Saipem, portandolo dallo 0,83% allo 0,93%.
In flessione ENI (-0,62% a 14,38 euro). Gli esperti di Bank of America hanno ripreso la copertura sul Cane a sei zampe con un prezzo obiettivo di 19 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli analisti ritengono che, nonostante il recente calo del prezzo del petrolio, l’azienda possa confermare l’attale politica dei dividendi.

Generali ha recuperato lo 0,47% a 16,93 euro
. Nomura ha alzato il target price sulla compagnia assicurativa, portandolo da 16 euro a 17 euro, in seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per il 2015. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Telecom Italia ha messo a segno un rialzo del 2,06% a 0,9425 euro. La Repubblica ha riportato le voci di un’offerta da 15 miliardi di dollari, da parte del "campione nazionale" brasiliano OI e della Claro del magnate Carlos Slim, per Tim Brasil. Intanto, il Credit Suisse ha alzato da 0,85 euro a un euro il target price sul colosso telefonico, in seguito al miglioramento delle prospettive di crescita dell’azienda in Italia. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

GTech è salita dello 0,23% a 17,81 euro. La società ha comunicato che il diritto di recesso connesso alla fusione transfrontaliera per incorporazione della società in Georgia Worldwide è risultato validamente esercitato per complessive 19.796.852 azioni, per un controvalore complessivo di 379,6 milioni di euro al valore di liquidazione di 19,174 euro per azione. Queste azioni rappresentano l’11,3% dell’attuale capitale di GTech.

Prysmian ha registrato una flessione dell’1,46% a 14,9 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 17 euro a 16 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito a una visione più cauta sulle prospettive di crescita del settore di riferimento. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

STM ha ceduto lo 0,66% a 6,04 euro. UBS ha peggiorato il giudizio sulla società italofrancese e ora consiglia di vendere le azioni, sulle prospettive di una crescita della concorrenza nel settore di riferimento. Tuttavia, gli esperti della banca svizzera hanno alzato da 5 euro a 5,5 euro il prezzo obiettivo su STM.

Pesante ribasso per la Roma (-4,19% a 0,594 euro). Il titolo è stato penalizzato dalla sconfitta di ieri contro il Manchester City, che ha comportato l’eliminazione della squadra giallorossa dalla Champions League.

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