NAVIGA IL SITO

La spinta dei bancari ha messo le ali al FTSEMib

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso sotto i 235 punti. È proseguito il rally della Juventus, dopo il forte rialzo messo a segno la scorsa settimana. Male Astaldi

di Edoardo Fagnani 10 set 2018 ore 17:50

I bancari hanno spinto al rialzo Piazza Affari nella prima seduta della settimana, dopo che lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso sotto i 235 punti. Gli analisti di Banca del Piemonte hanno evidenziato che l’azionario europeo si trova su di una soglia di ipervenduto di breve termine "Vi sono i presupposti per un tentativo di recupero da una situazione così sbilanciata", hanno puntualizzato gli esperti. Indicazione positiva anche da Morgan Stanley, che ha consigliato acquisti di natura “tattica” sulle azioni italiane e sui Btp. È proseguito il rally della Juventus, dopo il forte rialzo messo a segno la scorsa settimana. Ancora vendite su Astaldi.

Il FTSEMib ha terminato la seduta con un progresso del 2,3% a 20.919 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.405 punti e un massimo di 20.995 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 2,15%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,25%) e per il FTSE Italia Star (+0,75%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,49 miliardi di euro, rispetto agli 1,77 miliardi di venerdì; oggi sono passate di mano 1.094.293.978 azioni (812.022.162 nella seduta di venerdì). Su 385 titoli trattati, 257 hanno registrato un rialzo, mentre i segni meno sono stati 108; invariate le restanti venti azioni.

L’euro è risalito a 1,16 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin restava sotto i 6.500 dollari (poco meno di 5.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

mercato-positivo_1Ottime performance per i bancari.

BancoBPM ha registrato un balzo del 4,85% a 2,238 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 10 settembre AQR Capital Management ha ridotto dall'1,69% all'1,58% la posizione corta sull’istituto. Al contrario AHL Partners ha incrementato lo "short" sulla banca, portandolo dallo 0,92% all'1%. RENAISSANCE TECHNOLOGIES, invece, ha aperto una posizione corta dello 0,5q% sul BancoBPM.

Unicredit ha messo a segno un progresso del 4,67% a 13,546 euro. Nel corso del Forum organizzato da The European House – Ambrosetti il presidente dell’istituto, Fabrizio Saccomanni, non ha commentato le recenti indiscrezioni relative a un progetto di integrazione con Société Générale, precisando che il piano strategico al 2019 è focalizzato sulla crescita organica (riduzione dei costi e crescita dei ricavi in particolare). Saccomanni ha aggiunto che solo nel nuovo piano industriale saranno prese in considerazione tutte le opzioni a disposizione in quel momento. Intanto, gli analisti di Morgan Stanley hanno limato da 19 euro a 18 euro il target price su Unicredit; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

Molto bene anche IntesaSanpaolo (+4,53% a 2,365 euro).

Il Monte dei Paschi di Siena ha terminato la giornata con un rialzo dell’8,24% a 2,378 euro.

 

Telecom Italia è salita del 2,87% a 0,5442 euro. Il fondo Elliott ha criticato le dichiarazioni rilasciate da Vivendi la scorsa settimana contro il management della compagnia telefonica, considerate strumentali e mancanti di spirito costruttivo. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 7 settembre LONE PINE CAPITAL ha incrementato la posizione corta su Telecom Italia, portandola dall'1,13% all'1,24%. Marshall Wace, invece, ha ridotto lo "short" sulla compagnia telefonica portandola dallo 0,58% allo 0,49%.

 

Leonardo (+7,17% a 10,43 euro) la migliore al FTSEMib. Venerdì il consiglio di amministrazione della società aerospaziale ha deliberato di procedere all’esercizio del diritto di prelazione sull’acquisto del 98,54% di Vitrociset, società di cui Leonardo detiene attualmente l’1,46%, a fronte della notifica dell'offerta ricevuta in data 9 agosto. L’operazione è soggetta a specifiche condizioni tra cui le autorizzazioni Golden Power e Antitrust.

 

È proseguito il rally della Juventus, dopo il forte rialzo messo a segno la scorsa settimana; il titolo della società bianconera ha registrato un balzo dell’8,02% a 1,522 euro, portando la capitalizzazione societaria a oltre 1,5 miliardi di euro. Sempre sostenuti i volumi: oggi sono passate di mano circa 30 milioni di azioni. Dalla comunicazione dei risultati semestrali di EXOR si apprende che nel periodo gennaio-giugno la squadra bianconera avrebbe registrato una perdita netta di 62,2 milioni di euro, rispetto al rosso di 26,6 milioni contabilizzato nello stesso periodo del 2017. Considerato che nel periodo luglio-dicembre 2017 la Juventus aveva registrato un utile netto di 43,3 milioni di euro, la società avrebbe chiuso l’esercizio 2017/2018 con una perdita netta di 18,9 milioni. La squadra bianconera comunicherà i risultati dell’esercizio giovedì 13 settembre.

 

Astaldi ha lasciato sul terreno il 6,27% a 1,21 euro. Venerdì l’agenzia Fitch ha peggiorato il rating sul debito a lungo termine della società di costruzioni, portandolo da “B” a CCC-”, in seguito all’ulteriore posticipo della vendita degli asset relativi alla Concessione del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, che mette in discussione i tempi del proposto aumento di capitale; il giudizio conferma l’azienda tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono in fase di evoluzione.

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.