Milano, quinto ribasso consecutivo per il FTSEMib
Sulle montagne russe i bancari, dopo i ribassi registrati ieri. Spicca lo scivolone subito da Mediolanum. Tra i peggiori STM, in scia al profit warning diffuso da Microchip Technology
di Edoardo Fagnani 10 ott 2014 ore 17:49Piazza Affari in ribasso nell’ultime seduta della settimana. Male Francoforte, che ha perso oltre il 2%. In mattinata il Tesoro ha collocato BOT annuali per un ammontare di 8 miliardi di euro. Il rendimento del titolo è tornato oltre lo 0,3%. Inoltre, in giornata le agenzie Moody’s e DBRS hanno diffuso l’aggiornamento sul rating del debito sovrano dell’Italia. Sulle montagne russe i bancari, dopo i ribassi registrati ieri. Spicca lo scivolone subito da Mediolanum. Tra i peggiori STM, in scia al profit warning diffuso da Microchip Technology. Fiat Chrysler in rosso nell’ultimo giorno di quotazione a Piazza Affari.
Il FTSEMib ha subito un ribasso dello 0,94% a 19.201 punti, chiudendo la settimana con una flessione del 4,95%. Male anche il FTSE Italia All Share che è sceso dello 0,93% a 20.273 punti. In calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,55%) e il FTSE Italia Star (-0,76%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,5 miliardi di euro, rispetto ai 3,36 miliardi di ieri. Su 325 titoli trattati, 246 hanno terminato la giornata in territorio negativo, mentre 69 hanno registrato un rialzo. Invariate le restanti dieci azioni.
L’euro è sceso sotto gli 1,265 dollari. L’oro si è confermato sopra i 1.220 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIBSulle montagne russe i bancari, dopo i ribassi registrati ieri.
In rosso Unicredit (-0,6% a 5,8 euro). Il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni, ha ribadito l’obiettivo di chiudere il 2014 con un utile netto di 2 miliardi di euro. Il manager ha aggiunto che la banca punta a crescere fuori dall’Italia, puntando su Medio Oriente, Asia e Sud America.
Performance peggiore per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito calo dell’1,87% a 0,997 euro. Il consiglio di amministrazione della banca senese ha provveduto alla sostituzione degli amministratori Marco Turchi e Paola Demartini dimessisi lo scorso 18 settembre. Di conseguenza, sono stati nominati quali amministratori non indipendenti David Martinez Guzman, per conto di Fintech Advisory e Roberto Isolani, attualmente membro del Comitato Strategico di BTG Pactual.
Chiusura positiva, invece, per il Banco Popolare (+2,41% a 11,46 euro).
Mediolanum ha perso il 3% a 5,005 euro. L’azionista di riferimento Fininvest ha comunicato che procederà alla dismissione della partecipazione eccedente il 9,9% del capitale detenuto nella compagnia. La holding che fa capo a Silvio Berlusconi ha precisato che la cessione potrà avvenire anche mediante il conferimento in un trust, ai fini della successiva alienazione a terzi entro 30 mesi dalla data della sua istituzione. Nel frattempo in un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters il fondatore di Mediolanum, Ennio Doris, ha precisato che quando Fininvest deciderà di vendere, lo stesso Doris sarebbe interessato ad acquistare una quota non superiore al 10% della compagnia.
STM ha registrato uno scivolone del 5,49% a 5,59 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso a metà mattinata. Gli operatori hanno collegato il calo del titolo del colosso italofrancese al taglio delle stime sul fatturato di Microchip Technology per il secondo trimestre dell’esercizio 2014/2015. La riduzione dei ricavi è dovuta principalmente al rallentamento subito nel mercato cinese.
Fiat Chrysler è scesa del 2,12% a 6,94 euro. Oggi era l’ultimo giorno di quotazione del gruppo del Lingotto a Piazza Affari. Da lunedì sarà quotata l’azienda che nascerà dalla fusione tra Fiat e Chrysler, che avrà sede legale in Olanda.
CNH Industrial ha lasciato sul terreno l’1,91% a 5,915 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 9 euro a 7,5 euro il target price sulla società, in seguito alla riduzione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).
Mediaset ha recuperato l’1,05% a 2,69 euro, dopo il pesante ribasso subito ieri. Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 3,8 euro a 3,4 euro il target price sul gruppo del Biscione. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
Enel ha subito un calo dello 0,72% a 3,854 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno alzato da 3,2 euro a 3,6 euro euro il target price sul colosso elettrico, in seguito al miglioramento delle prospettive di crescita del settore di riferimento. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato) e hanno tagliato la stima sull’utile per azione per il 2016.
A2A ha perso lo 0,74% a 0,736 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 1° ottobre UBS ha ridotto la quota detenuta nell’azienda lombarda, portandola dal 2,024% all’1,949%.
Qualche spunto importante tra le società del lusso.
Luxottica ha guadagnato lo 0,1% a 41,08 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che l’8 e il 9 ottobre il nuovo amministratore delegato dell’azienda, Enrico Cavatorta, ha venduto 550mila azioni della società, a un prezzo di 40,69 euro per azione. Il manager ha incassato circa 22,38 milioni di euro. Le azioni sono relative all’esercizio di stock option a un prezzo di 13,45 euro per azione. Nelle stesse sedute Delfin, l’azionista di riferimento di Luxottica, ha acquistato 550mila azioni della società, al prezzo di 40,69 euro per azione. L’operazione è avvenuta fuori mercato. Intanto, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 40 euro a 42 euro il target price su Luxottica, in seguito all’incremento della stima sull’utile per azione del 2015, come conseguenza del rafforzamento del dollaro sull’euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di mantenere il titolo in portafoglio.
Moncler ha recuperato l’1,39% a 10,94 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 7 ottobre T. Rowe Price Associates ha incrementato la quota detenuta nella società dei piumini, portandola dal 2,028% al 5,059%.
Male Tod’s, che ha lasciato sul terreno il 3,15% a 72,25 euro.
Beni Stabili ha guadagnato lo 0,57% a 0,53 euro. Oggi era l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale della società immobiliare (+4,17% a 0,0125 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Och-Ziff Management Europe ha incrementato lo “short” su Beni Stabili, portandolo dallo 0,82% allo 0,98%. La stessa Consob ha comunicato che Citadel Europe ha ridotto dall’1,34% all’1,26% la posizione corta sulla società immobiliare.
Anche per IGD (+2,36% a 0,586 euro) oggi era l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale (+38,5% a 0,0831 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Och-Ziff Management Europe ha aperto una posizione corta sulla società immobiliare pari allo 0,69%.