Borse in forte calo dopo la BCE. FTSEMib -4,2%
Prese di beneficio sui titoli del settore bancario, dopo il rally della seduta precedente. In altalena i titoli del settore petrolifero. Chiusura positiva per Telecom Italia TIM
di Edoardo Fagnani 10 mar 2022 ore 17:44I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta con ribassi nell'ordine del 3-4%, dopo le nuove indicazioni di politica monetaria della BCE, alla luce del mutato contesto macroeconomico (inflazione) e geopolitico; il conflitto tra Russia e Ucraina è considerato uno spartiacque per l'Europa. In particolare, sulla base dell'attuale scenario caratterizzato da forte incertezza, il Consiglio direttivo della BCE ha modificato la tempistica dell'asset purchase programme (APP) e alcuni analisti non escludono un primo rialzo dei tassi di interesse entro la fine del 2022.
Il FTSEMib ha chiuso in calo del 4,2% a 22.887 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.830 punti e un massimo di 23.979 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso il 3,99%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,42%) e per il FTSE Italia Star (-1,95%). Nella seduta del 10 marzo 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 3,64 miliardi di euro, rispetto ai 4,58 miliardi di mercoledì.
Alle 17.30 il bitcoin si era confermato oltre i 39.000 dollari (circa 35.500 euro).
Lo spread Btp-Bund ha sfiorato i 165 punti.
L’euro è sceso a 1,1 dollari.
Prese di beneficio sui titoli del settore bancario, dopo il rally della seduta precedente.
UniCredit ha registrato una flessione del 7,17% a 9,348 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso.
Vendite anche su BancoBPM (-5,59% a 2,498 euro). L’istituto ha concluso il collocamento della prima emissione di green covered bond destinata a investitori istituzionali per un ammontare di 750 milioni di euro e scadenza 5 anni. Il titolo ha un rendimento pari al tasso mid-swap di riferimento maggiorato di 23 punti base.
Pessima giornata per BPER Banca (-7,49%) e IntesaSanpaolo (-7,61%).
Tra le compagnie maggiormente attive nel risparmio gestito spicca lo scivolone di Azimut Holding (-11% a 19,25 euro) nel giorno della diffusione dei risultati finanziari del 2021.
In altalena i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) si è portato a 110 dollari al barile.
ENI ha ceduto il 3,66% a 13,104 euro. In rialzo, invece, Tenaris (+1,57%).
Telecom Italia TIM è rimasta sotto i riflettori. Il titolo del gruppo telefonico ha guadagnato il 3,26% a 0,2755 euro. Il colosso francese Vivendi ha comunicato di aver svalutato di 728 milioni di euro (ovvero di 0,2 euro per azione) la partecipazione detenuta nella compagnia telefonica italiana, per tenere in considerazione le incertezze economiche e i cambiamenti strategici che potrebbero influenzare le prospettive di Telecom Italia TIM.
Chiusura negativa per Italgas, dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2021. Il titolo ha registrato una flessione del 2,13% a 5,522 euro.