NAVIGA IL SITO

Terzo rialzo per il FTSEMib: bene MPS, affonda Saipem

Gli analisti di Morgan Stanley consigliano l’acquisto di azioni italiane e spagnole, in quanto le valutazioni sono diventate interessanti dopo il recente storno

di Edoardo Fagnani 10 lug 2015 ore 17:48

Piazza Affari e le principali borse europee in forte rialzo anche nell’ultima seduta della settimana, in scia all’ottimismo sul possibile accordo per le riforme in Grecia e al nuovo rally messo a segno dalla borsa cinese. Inoltre, gli analisti di Morgan Stanley consigliano l’acquisto di azioni italiane e spagnole, in quanto le valutazioni sono diventate interessanti dopo il recente storno. Intanto, in mattinata il Tesoro ha collocato BOT annuali per un ammontare di 6,5 miliardi di euro: il rendimento del titolo è stato fissato allo 0,124%. Seduta brillante per i bancari: spiccano i forti rialzi messi a segno da Unicredit e dal Monte dei Paschi di Siena. Chiusura negativa per Saipem, dopo un buon avvio di giornata.
Il FTSEMib ha messo a segno un progresso del 3% a 22.937 punti, terminando la settimana con un rialzo dell’1,91%. Molto bene anche il FTSE Italia All Share che è salito del 2,88% a 24.443 punti. Performance positive anche per il FTSE Italia Mid Cap (+2,08%) e il FTSE Italia Star (+2%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 3,99 miliardi di euro, dai 3,47 miliardi di ieri. Su 333 titoli trattati 264 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 57. Invariate le restanti 12 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,115 dollari. L’oro si è riportato a 1.160 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato6_2Seduta brillante per i bancari. Secondo un’analisi condotta da Moody’s il rischio di un contagio della crisi della Grecia per gli istituti italiani è ridotto rispetto al passato. Tuttavia, gli esperti ritengono che il pericolo non sia completamente eliminato. Moody’s ritiene che la minaccia maggiore possa derivare da un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro. Per contro, gli esperti ritengono che l’attuale volatilità dei mercati non influenzerà i rating degli istituti di credito, almeno per il momento.
Unicredit ha registrato un progresso del 4,16% a 6,135 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di seduta. Il Sole24Ore ha segnalato che la banca punta a rafforzare la propria presenza fuori dai confini italiani. In particolare, l’istituto guidato da Federico Ghizzoni, dopo Germania ed Est Europa, guarda con interesse alla penisola iberica. La prima mossa della banca dovrebbe essere quella di aprire una filiale in Spagna che si occuperà di mercato dei capitali anche per il Portogallo. L’obiettivo di Unicredit, infatti, “non sarà quello di fare concorrenza alle banche spagnole retail, ma di costruire una piattaforma di servizi a disposizione delle imprese”.
Ottima seduta per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano è balzato dell’8,17% a 1,722 euro. Molto bene anche IntesaSanpaolo (+4,42% a 3,352 euro).
La Popolare dell’Emilia Romagna ha guadagnato il 2,64% a 7,965 euro. Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha provveduto alla verifica del valore dell’attivo, che è risultato pari a circa 60,66 miliardi di euro, e dunque superiore alla soglia di 8 miliardi. Di conseguenza, in conformità al dettato delle disposizioni dell’autorità di vigilanza, il consiglio di amministrazione della banca assumerà e formalizzerà in un apposito piano le iniziative necessarie al percorso di trasformazione della banca in società per azioni.
Banca Carige è salita del 4,3% a 1,624 euro. La Consob ha comunicato che, al termine dell’aumento di capitale, Malacalza Investimenti ha incrementato la partecipazione detenuta nel capitale della banca ligure, portandola dal 14,934% al 17%. Al contrario, la quota di Generali Investments Sicav si è ridotta dal 5,122% allo 0,661%.

Variazioni importanti per i petroliferi.
Inversione di tendenza per Saipem, dopo un buon avvio di giornata. Il titolo della società ha subito una flessione del 4,44% a 8,185 euro. Indicazioni negative dalle banche d’affari, dopo che il colosso russo Gazprom ha deciso di recedere dal contratto siglato con l’azienda italiana nell’ambito del progetto South Stream. Jp Morgan ha tagliato da 10,44 euro a 8,4 euro il target price su Saipem, in seguito al peggioramento delle stime sul fatturato e sulla redditività per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare). Raymond James, invece, ha peggiorato il rating, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Market perform” (neutrale), in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il triennio 2015/2017. NatIxis ha ridotto da 11,5 euro a 9 euro il prezzo obiettivo sulla società, confermando il rating “Neutrale”. Bocciatura completa da Banca Akros, che ha tagliato da 13,7 euro a 9,4 euro il target price su Saipem e ha peggiorato da “Accumulate” a “Neutrale” il giudizio.
Enel ha guadagnato il 2,67% a 4,226 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato da 4,6 euro a 4,8 euro il target price sul colosso elettrico. Gli esperti hanno ribadito il rating “Overweight” (sovrappesare).  
Tenaris ha limitato il progresso allo 0,61% a 11,61 euro. Banca Akros ha migliorato il giudizio sulla società e ora consiglia di acquistare le azioni. Tuttavia, gli esperti hanno ridotto da 16 euro a 15 euro il prezzo obiettivo, sull’ipotesi di uno scenario di riferimento più cauto nel biennio 2015/2016.
Saras ha messo a segno un rialzo del 2,63% a 1,681 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 2,1 euro a 2,2 euro il target price sulla società di raffinazione. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Generali ha guadagnato il 3,09% a 16,66 euro. Gli analisti di Barclays hanno limato il target price sulla compagnia triestina, portandolo da 17,2 euro a 16,8 euro, sull’ipotesi di una riduzione della redditività nel secondo trimestre del 2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).

Telecom Italia è salita dell’1,97% a 1,19 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 1° luglio Jp Morgan Chase & Co. ha ridotto la partecipazione detenuta nella compagnia telefonica, portandola dal 6,997% al 4,637%.

Salvatore Ferragamo ha recuperato l’1,93% a 25,73 euro. Gli analisti di Barclays hanno ridotto il target price sulla società, portandolo da 31,5 euro a 29,5 euro, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).

Prysmian è salita del 3,64% a 19,91 euro. Banca Akros ha migliorato il giudizio sulla società e ora consiglia di accumulare le azioni in portafoglio, sulle prospettive di una buona semestrale. Gli esperti hanno confermato il target price di 21 euro.

 

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.