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Borse nervose, ma il FTSEMib chiude in rialzo

I maggiori indici di Borsa Italiana le principali piazze finanziarie europee hanno cambiato più volte direzione dopo la diffusione del dato sull'inflazione negli Stati Uniti

di Edoardo Fagnani 10 feb 2022 ore 17:41

borsa-positiva_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato variazioni frazionali, cambiando più volte direzione dopo la diffusione del dato sull'inflazione negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio 2022 l'aumento dei prezzi al consumo è stato superiore alle aspettative degli analisti.

Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dello 0,23% a 27.190 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 26.966 punti e un massimo di 27.354 punti. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,24%. Andamento opposto per il FTSE Italia Mid Cap (+0,33%) e per il FTSE Italia Star (-0,26%). Nella seduta del 10 febbraio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 3,3 miliardi di euro, rispetto ai 3,23 miliardi di mercoledì.

Alle 17.30 il bitcoin era rimbalzato oltre i 45.000 dollari (circa 39.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è allargato oltre i 160 punti.

L’euro ha sfiorato gli 1,15 dollari, dopo il dato sull'inflazione negli Stati Uniti.

 

Il focus è rimasto sui titoli del settore bancario.

Chiusura negativa per il BancoBPM (-0,06% a 3,234 euro), dopo il forte rialzo messo a segno il giorno precedente.

Performance migliori per IntesaSanpaolo (+2,33%) e UniCredit (+3,19%).

Banca Ifis ha guadagnato il 6,88% a 20,52 euro. L’istituto ha diffuso i risultati finanziari preliminari dell’esercizio 2021, chiuso con un utile netto superiore ai 100 milioni di euro, oltre il target indicato dal management a novembre. Inoltre, il consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato il piano industriale per il triennio 2022-2024.

Molto bene anche BFF Bank (+7,55%).

 

NEXI ha terminato la seduta in forte ribasso (-4,96% a 12,84 euro), dopo la diffusione dei risultati preliminari dell'esercizio 2021, comprensivi del contributo di Nets. La compagnia ha fornito anche alcune indicazioni per il 2022. Assumendo la fine del Covid‐19 a partire dal 2° trimestre 2022, NEXI prevede per il nuovo perimetro del gruppo (NEXI+Nets+SIA) una crescita dei ricavi netti tra il 7% e il 9% a/a e un aumento dell’EBITDA tra l’13% e il 16% a/a.

 

Sotto i riflettori le compagnie attive nel risparmio gestito.

Andamento opposto per Banca Generali (-0,9%) e Banca Mediolanum (+1,49%), dopo la diffusione dei risultati finanziari preliminari dell'esercizio 2021. Banca Generali ha terminato il 2021 con un utile netto di 323,1 milioni di euro, in aumento del 17,5% rispetto ai 274,9 milioni contabilizzati l’anno precedente, nonostnate una contrazione nel quarto trimestre. Bnaca Mediolanum ha terminato lo scorso anno con un utile netto di 713,06 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto ai 434,46 milioni contabilizzati nel 2020

 

A2A ha messo a segno un rialzo dello 0,34% a 1,6035 euro. La società ha precisato che al momento non c’è alcun dossier aperto su portafogli rinnovabili e nello specifico su Alerion (-1,11%).

ERG ha registrato una flessione del 2,07% a 24,66 euro. La società energetica ha comunicato che la  controllata ERG Power Generation ha firmato un accordo con Enel Produzione per la cessione dell’intero capitale di ERG Power, a cui fa capo l’impianto termoelettrico di Priolo Gargallo. Il corrispettivo in termini di Enterprise Value è pari a 188 milioni di euro e sarà oggetto di aggiustamento prezzo al closing.

 

Al FTSEMib spicca il rialzo di Telecom Italia TIM (+1,27% a 0,4222 euro). La compagnia telefonica ha comunicato che l’offerta presentata per l’acquisto delle attività mobili del Gruppo Oi, insieme a Telefônica Brasil (VIVO) e Claro è stata approvata dall’Autorità antitrust CADE (Conselho Administrativo de Defesa Economica).

 

Al MidCap spicca l'ottima performance di MFE (ex Mediaset), in rialzo del 5,89%.

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