Il FTSEMib chiude in rosso (colpa di Wall Street)
I mercati sono stati penalizzati dalla diffusione del dato sull'ISM manifatturiero negli Stati Uniti, risultato decisamente peggiore delle attese. Banche nervose
di Edoardo Fagnani 1 set 2016 ore 17:47Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la prima seduta del mese di settembre con variazioni frazionali; i mercati sono stati penalizzati dalla diffusione del dato sull'ISM manifatturiero negli Stati Uniti, risultato decisamente peggiore delle attese. Seduta nervosa per i bancari: Deutsche Bank ha precisato che le trattative con Commerzbank per un’integrazione tra i due istituti non sono andate in porto. Da segnalare il rialzo messo a segno da Unicredit. Chiusura negativa per Saipem, nel giorno dell’emissione di due bond.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi minimi. Il FTSEMib è sceso dello 0,12% a 16.923 punti, dopo aver oscillato tra i 16.853 punti e i 17.253 punti. Il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,07%. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,24%) e il FTSE Italia Star (-0,22%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,47 miliardi di euro, rispetto ai 2,08 miliardi di ieri. Su 331 titoli trattati, 144 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 158. Invariate le rimanenti 29 azioni.
L’euro è risalito a 1,12 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40
Seduta nervosa per i bancari. Deutsche Bank ha precisato che le trattative con Commerzbank per un’integrazione tra i due istituti non sono andate in porto.
Chiusura negativa per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese ha subito una flessione dello 0,95% a 0,2393 euro. Il Sole24Ore ha scritto che le banche del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale dell’istituto toscano stanno riflettendo sull’ipotesi di proporre la conversione volontaria dei bond subordinati collocati presso gli investitori istituzionali. In tal modo potrebbe ridursi l’entità dell’aumento di capitale, che potrebbe scendere da 5 miliardi a 3,5 miliardi di euro.
Unicredit ha registrato un rialzo dell’1,39% a 2,338 euro, dopo essere arrivata a guadagnare oltre il 4%. Il 19 settembre il titolo uscirà dal dall’indice Eurostoxx 50, il paniere che raggruppa le aziende europee a maggiore capitalizzazione. Anche Generali (+1,05% a 11,52 euro) sarà esclusa dall’indice. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 31 agosto Millennium International Management ha riaperto la posizione corta su Unicredit, con una quota dello 0,53%.
Segno meno per Saipem (-0,58% a 0,4085 euro). Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la società di ingegneristica avrebbe emesso due bond con scadenza rispettivamente nel 2021 e nel 2023, per un ammontare di 500 milioni di euro a obbligazione; i titoli avrebbero ottenuto richieste per oltre 5 miliardi di euro. Il rendimento è indicato rispettivamente al 3,25% e al 4%.
Fiat Chrysler Automobiles ha perso il 2,74% a 6,025 euro. In serata il ministero dei Trasporti ha comunicato il dato sulle immatricolazioni di automobili in Italia ad agosto.
Campari ha registrato un calo dello 0,56% a 9,7 euro. Gli analisti di HSBC hanno incrementato il target price sulla società, portandolo da 8,8 euro a 11 euro, in seguito al miglioramento delle stime sulla marginalità e sulla redditività per il biennio 2016/2017. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.
STM ha ceduto lo 0,3% a 6,69 euro. Il Sole24Ore ha scritto che la società investirà 270 milioni di euro a Catania.