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Le banche mandano KO il FTSEMib (-4,1%)

Spiccano i ribassi di IntesaSP e UniCredit. E' proseguito il rialzo di Leonardo. Balzo di ENI, dopo che il prezzo del greggio ha sfiorato i 105 dollari al barile.

di Edoardo Fagnani 1 mar 2022 ore 17:43

mercato-azionario-negativoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la seduta con ribassi nell'ordine del 3-4%, dopo la forte volatilità registrata nella giornata precedente. Borsa Italiana ha comunicato che gli strumenti finanziari negoziati su EuroMOT e EuroTLX liquidati in rubli sono ancora sospesi dalle negoziazioni. Gli analisti di Cassa Lombarda hanno segnalato che l'alta volatilità ha condizionato le ultime sedute con pesanti cali, all’avvio delle ostilità tra Russia e Ucraina, a cui sono seguiti recuperi importanti ma nel frattempo i listini si sono riportati sui livelli della primavera 2021.

Il FTSEMib ha perso il 4,14% a 24.364 punti, il minimo di giornata (massimo di 25.630 punti). Il FTSE Italia All Share ha lasciato sul terreno il 4,03%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-3,21%) e per il FTSE Italia Star (-2,22%). Nella seduta del 1° marzo 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 4,32 miliardi di euro, rispetto ai 4,69 miliardi di lunedì.

Alle 17.40 il bitcoin era sceso a 43.500 dollari (circa 39.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è riportato oltre i 145 punti.

L’euro è tornato sotto gli 1,115 dollari.

 

Non si sono fermate sui titoli del settore bancario, dopo i forti ribassi registrati il giorno precedente.

Pesante flessione per UniCredit (-6,95% a 10,596 euro); dal massimo di 15,85 euro della chiusura del 10 febbraio, il titolo dell'istituto ha perso complessivamente il 33,2%. UniCredit ha comunicato che, in seguito al completamento del secondo programma di buy-back 2021, il valore finale del dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) sarà pari a 0,538 euro per azione, aggiornando il dato provvisorio di 0,5352 euro comunicato lo scorso 15 febbraio. La cedola sarà staccata martedì 19 aprile 2022 e messa in pagamento il 21 aprile.

Performance peggiori per BPER Banca (-7,44%), IntesaSanpaolo (-7,72%) e Mediobanca (-7,83%).

 

E' rimasto positivo il trend di Leonardo (+1,45% a 8,116 euro). Nelle ultime quattro sedute il titolo della società aerospaziale ha guadagnato complessivamente il 26,8%.

 

Stellantis ha lasciato sul terreno il 6,93% a 15,236 euro. Il colosso automobilistico ha presentato “Dare Forward 2030”, il piano strategico del colosso automobilistico per il prossimo decennio, che ha come target a più lungo termine di raggiungere le zero emissioni da carbonio entro il 2038. Stellantis ha fornito anche alcune indicazioni sulla politica di remunerazione degli azioni per i prossimi esercizi. Il colosso automobilistico si è dato come obiettivo un rapporto di distribuzione dei dividendi del 25-30% fino al 2025, a cui si aggiunge ol riacquisto fino al 5% delle azioni ordinarie in circolazione.

 

Focus sui titoli del settore petrolifero, dopo che nel corso della giornata il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) ha sfiorato i 105 dollari al barile.

ENI ha guadagnato il 3,04% a 14,252 euro.

 

Al FTSEMib spiccano gli scivoloni di Moncler (-9,12%) e Telecom Italia TIM (-9,05%, alla vigilia del CdA per l'esame dei risultati finanziari dell'esercizio 2021).

 

Prysmian ha limitato il calo allo 0,91% a 29,25 euro. La società ha comunicato i risultati finanziari del 2021, esercizio caratterizzato da una crescita dei ricavi e della redditività, oltre a una forte diminuzione dell’indebitamento netto. Inoltre, il management ha annunciato le stime finanziarie per l’intero 2022.

 

All’Euronext Growth Milan Rocket Sharing Company ha ceduto il 26,7% a 0,88 euro, dopo che nel primo giorno di quotazione era rimasta sospesa per l’intera seduta per eccesso di rialzo. Borsa Italiana ha comunicato che da martedì 1° marzo 2022 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Rocket Sharing Company non sarà consentita l'immissione di ordini senza limite di prezzo.

Assiteca ha registrato un balzo del 40,3% a 5,5 euro. Howden Group Holdings Limited ha sottoscritto un contratto di compravendita per l’acquisto dell’86,965% del capitale della società. Subordinatamente al closing, sarà promossa un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle restanti azioni di Assiteca al prezzo unitario di 5,624 euro, che rappresenta un premio del 43,5% rispetto al prezzo di chiusura del titolo nella seduta del 28 febbraio 2022 (5,624 euro).

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