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Torna il sereno a Piazza Affari (grazie ai bancari)

Si è risolta la crisi di governo in Italia: il presidente della Repubblica ha affidato a Giuseppe Conte il mandato per formare un nuovo governo. Tonfo di Fiat Chrysler Automobiles

di Edoardo Fagnani 1 giu 2018 ore 17:51

Piazza Affari in forte rialzo nell’ultima seduta della settimana: i principali indici di Borsa Italiana hanno registrato progressi superiori al 1%. Si è risolta la crisi di governo in Italia: il presidente della Repubblica ha affidato a Giuseppe Conte il mandato per formare un nuovo governo. Conte ha accettato l’incarico e ha presentato la propria lista dei ministri: il ministro delle finanze sarà Giovanni Tria, professore di economia politica all’Università di Tor Vergata a Roma. Gli analisti di IntesaSanpaolo hanno segnalato che il timore di colpi di mano sull’euro ne esce fortemente ridimensionato, il che dovrebbe ridurre nel breve termine le tensioni fra gli investitori. Intanto, dalla mezzanotte sono entrati in vigore i dazi verso l’Unione Europea voluti dall’amministrazione Trump. Giornata spumeggiante per i bancari, i maggiori beneficiari della nomina del nuovo governo. Sulle montagne russe Fiat Chrysler Automobiles, nel giorno della presentazione del piano industriale.

Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dell'1,49% a 22.110 punti (minimo di 22.020 punti, massimo di 22.416 punti) ma ha terminato la settimana con un calo dell'1,29%. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l'1,54%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,81%) e per il FTSE Italia Star (+1,5%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 4,36 miliardi di euro, rispetto ai 5,81 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.510.845.782 azioni (1.747.480.634 nella seduta di ieri). Su 404 titoli trattati, 315 hanno chiuso in rialzo, mentre le performance negative sono state 63; invariate le restanti 26 azioni.

L’euro ha oscillato tra gli 1,165 e gli 1,17 dollari, mentre alle 17.30 il bitcoin era sceso sotto i 7.500 dollari (circa 6.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

andamento-milano-positivoGiornata spumeggiante per i bancari.

Unicredit ha messo a segno un rialzo del 3,93% a 14,69 euro.

Performance migliori per il BancoBPM (+8,45% a 2,407 euro) e per BPER Banca (+7,87% a 4,426 euro). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 31 maggio AQR Capital Management ha incrementato dallo 0,45% allo 0,64% lo "short" sul BancoBPM. Al contrario, Discovery Capital Management ha ridotto dall'1% allo 0,14% lo "short" sulla banca. AHL Partner, invece, ha riaperto la posizione corta sull'istituto, con una quota dello 0,53%. Lo stesso giorno AQR Capital Management ha ridotto dall'1,17% all'1,08% la posizione corta su BPER Banca. La stessa Consob ha comunicato che il 25 maggio Capital Research and Management Company ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale del BancoBPM, portandola dal 5,155% al 3,998%; la quota è detenuta in gestione discrezionale del risparmio.

UBI Banca ha guadagnato il 5,7% a 3,413 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 31 maggio Marshall Wace ha ridotto dal 3,38% al 3,18% la posizione corta sulla banca; al contrario, AQR Capital Management ha incrementato dallo 0,78% allo 0,87% lo "short" sull'istituto.

 

Sulle montagne russe Fiat Chrysler Automobiles (-4,53% a 18,522 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 18,448 euro e un massimo di 20,145 euro). Il gruppo automobilistico ha dettagliato il piano industriale, l’ultimo dell’era Sergio Marchionne. Nel dettaglio, Fiat Chrysler Automobiles punta a chiudere il 2018 (dati senza Magneti Marelli) con ricavi superiori ai 120 miliardi di euro (dai 106 miliardi senza Magneti Marelli del 2017), un reddito operativo superiore agli 8,2 miliardi (dai 6,6 del 2017) e un utile netto adjusted di circa 4,7 miliardi (dai 3,5 miliardi del 2017). L'utile per azione arriverebbe così a 3 euro. Nel 2018 gli investimenti industriali saranno compresi tra i 7,4 e i 7,9 miliardi dagli 8,1 miliardi del 2017. Per il 2020 il reddito operativo adjusted è visto tra i 9,2 e i 10,4 miliardi, per arrivare a una quota tra i 13 e i 16 miliardi nel 2022, con un utile per azione adjusted tra i 4 e i 4,6 euro al 2020 e tra i 5,9 e i 7,3 euro al 2022. La posizione industriale netta, a debito per 2,4 miliardi a fine 2014, evidenzierà nelle attese un valore positivo di 4 miliardi a fine 2018 e tra i 19 e i 21 miliardi a fine 2022. In apertura di presentazione Sergio Marchionne aveva sfoggiato una cravatta, segnale che il debito industriale era stato azzerato.

 

Cattolica Assicurazioni è balzata del 7,69% a 7,91 euro. Gli analisti di Equita sim hanno inserito la compagnia assicurativa nella propria lista di titoli preferiti, ritenendo raggiungibili i target fissati nel piano industriale. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 11 euro.

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