Resta il bonus fiscale per chi vende gli Npl (Il Sole24Ore)
di Redazione Lapenna del Web 6 mag 2021 ore 07:23 Le news sul tuo SmartphoneIl Dl Sostegni potrebbe avere come conseguenza un’ulteriore spinta alle aggregazioni delle banche. Lo scrive Luca Davi su Il Sole24Ore. Decisivo sarebbe un comma (il numero 3), che prolunga al 31 dicembre di quest’anno l’agevolazione prevista dall’articolo 55 del Dl 18/2020, che consente di convertire le imposte anticipate correlate alle perdite fiscali (Dta) in credito d’imposta da usare in compensazione. Una mossa che potrebbe valere fino a 17 miliardi di cessioni di non performing loans (Npl): 10 per le banche, 4 per altri soggetti e 3 "indotti".
Per il quotidiano di Confindustria, che cita un’analisi di Deutsche Bank, Credem, Mediobanca, BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio sarebbero di fatto esclusi dalla lista dei beneficiari, mantre gli unici soggetti bancari, almeno tra i grandi gruppi, a detenere Dta dentro e fuori bilancio, oltre a IntesaSanpaolo (2,37 miliardi), sono oggi UniCredit (4,35 miliardi), Mps (3,8), e BancoBPM (1,1 miliardi). Per questi soggetti la pulizia preventiva dei bilanci “finanziata” dalle Dta si profilerebbe utile in una logica di consolidamento.
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