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Bolzoni, punti di forza e di debolezza

Dopo aver conosciuto le caratteristiche del gruppo, le sue strategie e i suoi conti ci soffermiamo sui punti di forza e di debolezza. Dalla leadership al trend di miglioramento dei risultati, fino ad arrivare alla valutazione e ai dividendi.

di La redazione di Soldionline 29 mag 2006 ore 14:54

Punti di forza

- Posizione di leadership
Bolzoni occupa un ruolo di primo piano nel settore di riferimento. Secondo una ricerca condotta da Bain & Company sui dati di vendita del 2004, l'azienda italiana si trova al secondo posto a livello mondiale nel segmento delle attrezzature per carrelli elevatori, con una quota di poco inferiore al 20%. Il leader assoluto è la statunitense Cascade Corporation, a cui è attribuita una quota di mercato superiore al 50%. Il terzo produttore a livello mondiale è Kaup, con una quota nell'ordine del 15%.
Disaggregando i risultati per area geografica, Bolzoni diventa il leader assoluto in Europa, Con una quota di mercato di poco superiore al 30%. A poca distanza seguono Cascade e Kaup, accreditate di una fetta di mercato rispettivamente del 28,3% e del 25,5%. Al contrario, non c'è battaglia nel Nord America, dove il padrone incontrastato è Cascade Corporation, con una quota dell'86%. In quest'area Bolzoni deve accontentarsi della seconda piazza ma con una fetta di mercato ridotta al 10%. Per il momento Kaup ha preferito non addentrarsi nel mercato nordamericano.
Il settore di riferimento è molto concentrato, considerando che i quattro principali produttori (Cascade, Bolzoni, Kaup e Meyer) detengono il 90% del mercato.
Nel segmento dei traslatori integrali Bolzoni è leader assoluto, con una quota dell'81% a livello mondiale.

- Risultati in forte miglioramento
Negli ultimi esercizi i risultati finanziari di Bolzoni hanno mostrato ottimi tassi di crescita. Nel triennio 2003-2005 il fatturato del gruppo ha evidenziato un incremento medio annuo superiore al 10%.
La crescita del giro d'affari, unita a una gestione più efficiente delle attività operative, ha portato a un elevato miglioramento della redditività e della marginalità. Sempre nel triennio in esame, il margine operativo lordo ha mostrato tassi di crescita compresi tra il 15% e il 20% ogni esercizio. Di conseguenza, l'Ebitda margin è passato in due anni dal 10,2% all'11,2%. Addirittura, l'utile netto è quasi raddoppiato da un esercizio con l'altro.
La crescita del gruppo si è confermata anche nei primi tre mesi del 2006. Anzi, è stata più sostenuta. Il fatturato è aumentato del 15%, mentre il margine operativo lordo è balzato del 58%. L'utile netto è quasi triplicato, raggiungendo quota 1,35 milioni di euro, in pratica lo stesso valore registrato nell'intero 2003.
Nonostante questi tassi di crescita, la struttura finanziaria non ha subito particolari squilibri. L'indebitamento finanziario netto è passato dai 23 milioni di fine 2003 ai 18,4 milioni al 31 marzo del 2006.


Punti di debolezza

- Multipli di valutazione superiori a quelli di Cascade Corporation
Sulla base del prezzo massimo indicato dai vertici della società (3,6 euro per azione) e supponendo la sottoscrizione integrale delle azioni offerte, la capitalizzazione iniziale di Bolzoni potrebbe attestarsi intorno ai 92 milioni di euro. Sulla base di questi numeri e dei risultati realizzati nel 2005 il rapporto tra prezzo e utile netto si attesta poco sopra a 21. Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra capitalizzazione e posizione finanziaria netta stimata post quotazione) e margine operativo lordo del 2005 è pari a 9, mentre l'EV/Ebit è circa a 13. A livello assoluto i multipli iniziali di Bolzoni non sono eccessivamente alti. Tuttavia, lo diventano se confrontati con quelli di Cascade Corporation. Nel prospetto informativo, Bolzoni ha riportato anche il p/e e l'Ev/Ebitda della società statunitense, che sono pari a 15 e a 7,5, quindi inferiori a quelli di Bolzoni. Questa discrepanza potrebbe essere giustificata con gli elevati tassi di crescita dell'azienda italiana, che, se confermati per l'intero 2006, potrebbero riportare i multipli sui livelli di quelli del gruppo statunitense. D'altra parte la posizione di assoluta leadership detenuta da Cascade Corporation, meriterebbe un premio (multipli più elevati) rispetto ai concorrenti.

- Dividendo 2005 già distribuito
Nel comunicato stampa con cui Bolzoni ha diffuso i risultati relativi ai primi tre mesi del 2006, la società ha precisato che il dividendo relativo all' esercizio in corso è stato già distribuito a metà aprile e, quindi, è finito nelle tasche degli azionisti storici dell'azienda. La cedola complessiva è stata superiore ai 2 milioni dei euro, che equivalgono a 0,095 euro per azione. Sulla base del prezzo massimo di 3,6 euro, il rendimento della cedola per i vecchi azionisti sarebbe stato inferiore al 3%.
Di conseguenza, coloro che diventeranno azionisti di Bolzoni dopo il collocamento dovranno aspettare almeno fino al prossimo anno per la cedola. Questa notizia non farà certo piacere per i cosiddetti cassettisti, interessati prevalentemente all'incasso delle cedole, piuttosto che al capital gain. In pratica, un dividendo è già stato 'bruciato' e per il prossimo occorre aspettare almeno fino al 2007.
Nel prospetto informativo il management di Bolzoni non ha dettagliato quale sarà la politica dei dividendi che sarà seguita nei prossimi esercizi. Tuttavia, considerando che negli ultimi esercizi la società ha sempre premiato gli azionisti e che le modalità di finanziamento bancario non prevedono limitazioni alla distribuzione di dividendi, per gli azionisti interessati all'incasso delle cedole non dovrebbero esserci sorprese particolari.


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