Beni Stabili, Foncière des Régions propone una fusione
Il progetto prevede un rapporto di cambio pari a 8,5 azioni di Foncière des Régions ogni 1.000 azioni di Beni Stabili. Fonciére Des Régions richiederebbe la doppia quotazione
di Edoardo Fagnani 20 apr 2018 ore 10:53Foncière des Régions e Beni Stabili, società controllata al 52,4% e attiva nel mercato immobiliare degli Uffici a Milano, hanno avviato discussioni in merito ad una potenziale operazione di fusione.
In particolare, Foncière des Régions ha presentato una proposta di fusione al consiglio di amministrazione dell'azienda italiana, sulla base di un rapporto di cambio pari a 8,5 azioni di Foncière des Régions ogni 1.000 azioni di Beni Stabili (ex-dividendo).
Sulla base di queste premesse, Foncière des Régions intende proseguire le discussioni con Beni Stabili per definire i termini e le condizioni della fusione. L’attuazione del progetto è subordinata, in particolare, all’approvazione da parte del comitato degli amministratori indipendenti di Beni Stabili nel quadro della procedura in materia di operazioni con parti correlate, nonché da parte dei Consigli di Amministrazione e delle rispettive assemblee in sede straordinaria delle due società.
Compatibilmente con lo stato di avanzamento delle discussioni tra Foncière des Régions e Beni Stabili, la prospettata fusione potrebbe essere completata entro la fine del 2018.
A livello strategico, la prospettata fusione rappresenterebbe una tappa importante verso la semplificazione dell’organizzazione del gruppo e consentirebbe di aumentare il legame tra le sue diverse attività. Foncière des Régions andrebbe così a consolidare il suo status di player immobiliare europeo integrato.
Dall'altro lato, Beni Stabili potrebbe accelerare la dinamica di diversificazione del patrimonio e la propria strategia immobiliare, focalizzata sullo sviluppo di immobili "prime" a Milano.
A livello finanziario, sulla base delle condizioni ipotizzate e tenendo in considerazione le sinergie già identificate, per circa 5 milioni di euro, la prospettata fusione comporterebbe un impatto lievemente positivo, nell’ordine del +1%, sull’EPRA Earnings e il NAV per azione del gruppo.
La solidità della struttura finanziaria di Foncière des Régions sarebbe ugualmente preservata. attraverso la prospettata fusione, la capitalizzazione borsistica di Foncière des Régions aumenterebbe di circa 700 milioni di euro, fino a superare i 7 miliardi, mentre il flottante aumenterebbe di oltre 500 milioni, fino a circa 4 miliardi.
Inoltre, Foncières des Régions intende conferire nel breve periodo un mandato a un prestatore di servizi di investimento con l’obiettivo di acquistare sul mercato azioni di Beni Stabili, che consenta a Foncières des Régions di conseguire una partecipazione non superiore al 60% di Beni Stabili (vale a dire fino a un massimo di 171.816.509 azioni), nel rispetto dei requisiti di legge.
Qualche novità sulla quotazione del gruppo.
Secondo i calcoli della società francese, la liquidità di borsa registrerebbe un netto miglioramento (con un flottante moltiplicato per più di 6x13) e crescerebbe anche il rendimento, con un dividendo del 16% superiore rispetto all’attuale dividendo di Beni Stabili.
Inoltre, Fonciére Des Régions richiederebbe la doppia quotazione sui mercati azionari di Parigi e Milano.