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Banco Popolare, una promozione da Lehman

Il Banco Popolare si impiglia nelle difficoltà di Fingruppo, una delle holding che fanno capo a Emilio Gnutti. Tuttavia, gli investitori nella seduta odierna sembrano maggiormente attirati dalle indicazioni di Lehman Brothers, che hanno migliorato il giudizio e il target price sull’istituto.

di Edoardo Fagnani 22 ago 2008 ore 11:57

Il Banco Popolare si impiglia nelle difficoltà di Fingruppo, una delle holding che fanno capo a Emilio Gnutti. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, la banca e Monte dei Paschi di Siena dovranno rinunciare a parte dei crediti verso la holding. Al momento, l’esposizione dei due istituti nei confronti di Fingruppo è pari rispettivamente a 158 milioni e a 101 milioni di euro.

La situazione di Fingruppo è piuttosto complessa. La holding, che controlla il 36% di Hopa, è arrivata a un passo dal fallimento, ma è stata salvata in extremis dal Tribunale di Brescia, che ha respinto la richiesta presentata dalla procura.
A questo punto potrà diventare effettivo il piano di ristrutturazione del debito della holding, che prevede il passaggio di alcune partecipazioni (tra cui quella di Hopa) a Tethys, una holding di nuova costituzione composta da diversi investitori finanziari. Tra questi, ci sono anche le due banche creditrici, vale a dire il Banco Popolare e il Monte dei Paschi di Siena.

Tuttavia, gli investitori nella seduta odierna sembrano maggiormente attirati dalle indicazioni di Lehman Brothers, che hanno promosso il Banco Popolare.
Gli analisti hanno migliorato il giudizio sull’istituto, portandolo a “Equalweight” (neutrale), sulle prospettive di un recupero di redditività delle partecipate Banca Italease e della Popolare di Lodi, che dovrebbero tornare all’utile già dall’esercizio in corso. Gli stessi esperti hanno incrementato a 13,5 euro il prezzo obiettivo.
Inoltre, nonostante le smentite dei giorni scorsi, gli analisti di Lehman Brothers sono convinti che un’integrazione tra il Banco Popolare e UBI Banca potrebbe portare a un incremento della valutazione dell’istituto.

A inizio settimana erano circolate con insistenza le voci di una possibile fusione tra le due banche. Tuttavia, i due istituti hanno subito smentito questa ipotesi. La più agguerrita è stata il Banco Popolare, il cui management ha addirittura presentato un esposto alla Consob per valutare sei in questi giorni ci sono stati movimenti speculativi sui titoli. Nel corso dell’ultimo mese i titoli del Banco Popolare hanno messo a segno un progresso dell’11,5%.

Al contrario, i vertici dell’istituto starebbero ragionando sulla cessione di alcune controllate. Gli addetti ai lavori sono sempre in attesa della cessione di Efibanca e della partecipazione detenuta in Banca Italease. Tuttavia, non è escluso che il Banco Popolare possa decidere di mettere sul mercato il Creberg, attualmente controllata con una quota di capitale vicina all’88%. Ma potrebbe essere ceduto anche il controllo della Popolare di Crema e di Cremona, rilevare in occasione dell’integrazione con la Popolare di Lodi.
Una situazione, insomma, ancora tutta da decifrare…


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