NAVIGA IL SITO

Banco Popolare, chi ha partecipato all’aumento di capitale

Come hanno agito, in questi giorni di ricapitalizzazione, i vertici del Banco Popolare? Hanno esercitato i diritti e sottoscritto le azioni? Ecco anche gli impegni a sottoscrivere

di Mauro Introzzi 10 apr 2014 ore 14:28
Passano i giorni a disposizione per partecipare all’aumento di capitale del Banco Popolare. Nelle prossime ore avrà termine la quotazione dei diritti mentre l’operazione finirà il prossimo giovedì, 17 aprile. Il prezzo dell’azione, che dopo lo stacco del diritto era pari a 13,63 euro, era pari alla chiusura di ieri a 14,92 euro, con un progresso da inizio operazione pari a circa l’8,5%.

LEGGI ANCHE: Le caratteristiche dell'aumento di capitale del Banco Popolare

AUMENTO CAPITALE BANCO POPOLARE: LA SOTTOSCRIZIONE DEI VERTICI

Ma come hanno agito, in questi giorni, i vertici della società? Hanno sottoscritto le azioni oppure è lo stesso management che non crede nel futuro dell’istituto?
Per scoprirlo ci aiutano le comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana. Da queste comunicazioni si apprende che nei giorni scorsi l’amministratore delegato del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha sottoscritto oltre 49mila azioni dell’aumento di capitale dell’istituto a un prezzo unitario di 9 euro. Il manager ha così speso circa 441mila euro.
Anche il presidente della banca, Carlo Fratta Pasini ha partecipato all’aumento di capitale, sottoscrivendo oltre 51mila azioni, per una spesa complessiva di circa 462mila euro.

banco_popolare_2Ma spulciando gli internal dealing si scopre anche che ci sono altri uomini dei vertici, oltre a Saviotti e Fratta Pasini, che hanno esercitato i diritti a disposizione. Molti per somme superiori ai 100mila euro. In particolare Sandro Veronesi, che ha sottoscritto quasi 76mila nuove azioni del Banco Popolare per una spesa complessiva di oltre 680mila euro.
In precedenza (il 31 marzo, primo giorno dell’operazione) si è appreso che il 31 marzo UBS ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale del Banco Popolare, portandola dal 2,652% all’1,589%.

AUMENTO CAPITALE BANCO POPOLARE: IMPEGNI A SOTTOSCRIVERE

Il prospetto informativo dell’operazione di aumento di capitale della banca indica che nessuno degli attuali azionisti dell’emittente si è impegnato a sottoscrivere azioni oggetto dell’offerta in opzione. All’istituto non risulta che nessun azionista, né i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, né i principali dirigenti, abbiano espresso alcuna determinazione in ordine alla sottoscrizione delle azioni loro spettanti in opzione in relazione alle azioni da loro possedute.

AUMENTO CAPITALE BANCO POPOLARE: IL CONSORZIO DI GARANZIA

Il Banco Popolare non avrà nessun problema a collocare le nuove azioni. L’istituto ha precisato che l’operazione è assistita da un consorzio di garanzia che si è impegnato a sottoscrivere i diritti che eventualmente risultassero inoptati al termine dell’operazione. Le banche del consorzio hanno sottoscritto in data 24 gennaio 2014 accordi di pre-underwriting ai sensi dei quali si sono impegnate a garantire la sottoscrizione delle azioni in numero corrispondente ai diritti di opzione che risultassero eventualmente non esercitati al termine dell’offerta in borsa, fino all’importo massimo di 1,5 miliardi di euro.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.