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Banco Popolare, aumento al giro di boa

Nelle prime due settimane dell’operazione il titolo dell’istituto ha registrato un rialzo di oltre il 6%, in un contesto caratterizzato da volatilità elevata

di Edoardo Fagnani 31 gen 2011 ore 11:42
L’aumento di capitale del Banco Popolare è arrivato al giro di boa. Nelle prime due settimane dell’operazione il titolo dell’istituto ha registrato un rialzo di oltre il 6%, in un contesto caratterizzato da volatilità elevata. I diritti (Quotazione dei diritti) si sono ritrovati sugli stessi valori di lunedì 17 gennaio, anche la volatilità delle quotazioni è stata sostenuta.

Intanto, il numero uno dell’istituto, Pierfrancesco Saviotti, ha voluto dare un segnale di fiducia al mercato, impegnandosi in prima persona nell’aumento di capitale.
Nelle comunicazioni di Internal Dealing, Borsa Italiana ha comunicato che il 14 gennaio, alla vigilia dell’avvio dell’aumento di capitale, il manager aveva acquistato 20mila azioni dell’istituto a un prezzo di 3,331 euro per azione. Il manager aveva speso complessivamente quasi 67mila euro.
Inoltre, il 27 gennaio, lo stesso Saviotti ha acquistato 20mila diritti relativi all’aumento di capitale dell’istituto, a un prezzo unitario di 0,8614 euro. Il manager ha speso poco più di 17mila euro. Borsa Italiana ha precisato che i titoli danno diritto a sottoscrivere 28mila nuove azioni del Banco Popolare a un prezzo unitario di 1,77 euro. Quindi Saviotti dovrà sborsare altri 50mila euro.

Sempre nell’ambito dell’aumento di capitale i vertici della fondazione CariVerona hanno deciso di fissare a 20 milioni l’investimento da destinare nella banca. Di conseguenza, la fondazione limiterà l’impegno allo 0,5% del capitale del Banco Popolare.
Il Sole 24 Ore di sabato 29 gennaio ha segnalato che in questo modo è decaduta l’ipotesi di cedere l’1% detenuto in Unicredit con l’obiettivo di finanziare l’acquisto del 5% del Banco Popolare.

Il Banco Popolare non avrà nessun problema a collocare le nuove azioni. L’istituto ha precisato che l’operazione è assistita da un consorzio di garanzia che si è impegnato a sottoscrivere i diritti che eventualmente risultassero inoptati al termine dell’operazione.
Nel dettaglio, il consorzio bancario è coordinato e diretto da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e da Bank of America Merrill Lynch in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Nell’ambito del consorzio, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs International hanno assunto il ruolo di Joint Bookrunners, mentre Banco Santander, Crédit Agricole CIB, Equita SIM, ING, Keefe, Bruyette & Woods, MPS Capital Services, RBC Capital Markets, The Royal Bank of Scotland e Société Générale Corporate & Investment Banking hanno assunto il ruolo di Co-Lead Managers.


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