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Banche, la dote sale a 11,6 miliardi. Cresce l’appeal di UniCredit-Mps (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 5 mag 2021 ore 07:16 Le news sul tuo Smartphone

unicredit-tower_2Ad aggiungersi al risiko bancario delle settimane a venire, arriva forse l'ingrediente più atteso: una novità tecnica ma di sostanza contenuta nella bozza del Decreto Sostegni Bis, pensata appositamente per rendere Banca Monte dei Paschi di Siena più appetibile ad UniCredit.

Secondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore, sono previste una serie di modifiche alla normative sulle Dta (deferred tax asset), ovvero le perdite fiscali che già da inizio anno possono essere trasformate in credito d'imposta, e quindi in capitale, in caso di fusione con altre banche, a fronte della corresponsione di commissioni deducibili ai fini Ires e Irap. Un tesoretto che, secondo alcuni calcoli di Deutsche Bank, varrebbe circa 11,6 miliardi di euro, contro i 10,8 stimati in precedenza. Seconda nota di rilievo, la soglia della Dta convertibili è destinata a passare dal 2 al 3% del totale degli attivi. Questo riguarda specialmente MPS, la quale possiede più Dta in portafoglio, per un valore di 3,8 miliardi - con un beneficio che arriverebbe a 3,4 miliardi di euro - +1,1 miliardi rispetto alla normativa precedente.

La scadenza del termine è stata prorogata al 30 giugno 2022, in modo da dare tempo alle aggregazioni - azzeratesi dai cambi ai vertici di Unicredit e BPER Banca - di prendere forma.

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