Banche in rosso. Positiva solo MPS
di Edoardo Fagnani 6 lug 2016 ore 17:55 Le news sul tuo SmartphoneBancari sempre protagonisti.
Sono tornati gli acquisti sul Monte dei Paschi di Siena, dopo i pesanti ribassi subiti nelle ultime due sedute. L’istituto toscano ha messo a segno un progresso del 6,07% a 0,2813 euro. Anche oggi sostenuti i volumi sul titolo: nell’intera giornata sono passate di mano oltre 144 milioni di azioni. Secondo alcune indiscrezioni domani si riunirà un consiglio di amministrazione straordinario della banca senese, per valutare la richiesta della BCE di ridurre di quasi 10 miliardi di euro entro il 2018 l’esposizione netta sui crediti problematici. Il Corriere della Sera ha scritto che il Tesoro potrebbe procedere con un intervento diretto nel capitale dell’istituto toscano attraverso la “ricapitalizzazione a scopo precauzionale e temporaneo, per coprire l’eventuale ammanco patrimoniale che dovesse risultare dagli stress test del 29 luglio”. Inoltre, UBI Banca (-2,85% a 2,316 euro) ha ribadito di non avere alcun dossier in corso in merito a una possibile integrazione con il Monte dei Paschi di Siena. Intanto, la Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto sull’azienda senese. Il provvedimento, in vigore fino al termine della seduta odierna, è stato adottato in applicazione del Regolamento comunitario in materia di "Short Selling", tenuto conto della variazione di prezzo registrata ieri dal titolo (calo vicino al 20%). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 5 luglio Marshall Wace ha incrementato lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandolo dall’1,95% al 2,04%. Lo stesso giorno Oceanwood Capital Management ha aumentato dallo 0,6% allo 0,89% la posizione corta sull’istituto toscano. Infine, Citadel Advisors II ha aperto uno “short” sul Monte dei Paschi di Siena con una quota dello 0,5%.
Giornata decisamente negativa, invece, per il Banco Popolare (-6,15% a 1,877 euro). L’istituto ha seccamente smentito le indicazioni fornite da un’analisi pubblicata da Morgan Stanley sui risultati dello stress test in corso sulle banche europee, precisando che i risultati del report sono gravemente infondati.
Performance peggiore per la Popolare dell’Emilia Romagna (-7,14% a 2,704 euro).
Segno meno anche per Unicredit (-3,3% a 1,758 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 5 luglio Lansdowne Partners (UK) ha ridotto la posizione corta sull’istituto, portandola dall’1,2% allo 0,82%.
IntesaSanpaolo ha limitato i danni (-0,19% a 1,59 euro).