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Banche in altalena: in rialzo MPS (+1,5%)

di Edoardo Fagnani 3 nov 2014 ore 17:46 Le news sul tuo Smartphone

Bancari sempre sotto i riflettori.
Sono tornati gli acquisti sul Monte dei Paschi di Siena, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. L’istituto toscano ha registrato un progresso dell'1,48% a 0,617 euro, dopo aver terminato la scorsa settimana con un tonfo del 39,2%. Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore di domenica il Monte dei Paschi di Siena starebbe organizzando un consorzio di garanzia per procedere con un nuovo aumento di capitale dopo la ricapitalizzazione di 5 miliardi di euro conclusa la scorsa estate. L'ammontare dell'operazione sarebbe di 2,1 miliardi di euro, vale a dire il deficit emerso in occasione dei recenti stress test della BCE. Secondo il quotidiano finanziario all'aumento di capitale potrebbero partecipare anche alcuni fondi di investimento esteri. Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che è in corso il confronto con le autorità per la definizione del Capital Plan necessario a coprire il deficit patrimoniale. Attualmente le misure ipotizzate prevedono la copertura integrale del deficit attraverso un aumento di capitale, mentre non è allo studio l’esercizio della facoltà di conversione anticipata dei Nuovi Strumenti Finanziari in azioni ordinarie. Inoltre, il progetto di Capital Plan contiene ulteriori misure non diluitive e non onerose per la banca, tra cui la cessione di asset finanziari. Intanto, gli analisti di Société Générale hanno tagliato da 0,95 euro a 0,5 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena, in seguito al peggioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. Infine, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 27 ottobre York Capital Management Global Advisors ha ridotto la partecipazione detenuta in Monte dei Paschi di Siena, portandola dal 5,025% al 4,678%.
Banca Carige è balzata del 3,29% a 0,069 euro. Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore di domenica l’istituto ligure avrebbe  avviato la cessione di Creditis, controllata attiva nel credito al consumo, e di Banca Cesare Ponti, controllata focalizzata sul private banking. Le due cessioni dovrebbero portare nelle casse dell'istituto ligure circa 150 milioni di euro, cifra che si andrebbe ad aggiungere ai 300 milioni incassati con la recente vendita delle attività assicurative.
In rosso Unicredit (-0,69% a 5,72 euro). Il numero uno dell’istituto, Federico Ghizzoni, ha anticipato che il dividendo relativo all’esercizio 2014 sarà almeno in linea con quello staccato lo scorso anno e non esclude che a determinate condizioni la cedola possa essere superiore. Il manager ha escluso ogni coinvolgimento sul caso Monte dei Paschi di Siena.
UBI Banca ha perso lo 0,88% a 6,19 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la banca avrebbe dato mandato ad alcuni istituti di credito per procedere con l’emissione di un prestito obbligazionario della durata di dieci anni. UBI Banca punterebbe a raccogliere 500 milioni di euro. Il lancio del bond dovrebbe avvenire quando le condizioni di mercato saranno favorevoli.
La Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto l’1,65% a 5,97 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ritoccato al rialzo la posizione corta sulla banca, portandola dallo 0,59% allo 0,62%.

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