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Banche: croce di Piazza Affari

Chiusura di settimana in rosso per Piazza Affari, la peggiore del Vecchio Continente. Protagonisti negativi i bancari. Bene Mediaset. Esordio con il botto per Italia Independent

di Mauro Introzzi 28 giu 2013 ore 17:45

Chiusura di settimana in rosso per Piazza Affari che nonostante un avvio positivo ha presto sconfinato in rosso. Protagonisti della debolezza della borsa milanese sono stati i titoli del comparto bancario, che hanno portato il mercato italiano ad essere in peggiore nel Vecchio Continente. Tra le note positive, invece, Mediaset.

Così, alla campana di fine contrattazioni, il FTSEMib ha chiuso in ribasso dell’1,24% a 15.239 punti mentre il FTSE Italia All Share ha perso l’1,11% a 16.249 punti. Variazione negativa anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,49%) mentre il FTSE Italia Star è salito dello 0,1%. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi ha raggiunto gli 1,57 miliardi di euro, in lieve rialzi dagli 1,53 miliardi di euro di ieri. Su 304 titoli trattati, 181 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 106. Invariate le restanti 17 azioni.

QUOTAZIONI TITOLI FTSE MIB

In difficoltà i bancari, con Unicredit (-3,38%) e IntesaSanpaolo (-2,15%) in calo. In flessione più ampia il Banco Popolare (-4,39%). Male anche Ubi Banca (-3,67%).
Secondo Carmelo Barbagallo, il responsabile della Vigilanza della Banca d'Italia, le banche italiane sarebbero a buon punto nel percorso verso il raggiungimento dei parametri di adeguatezza del capitale di Basilea 3. Il fabbisogno dei principali gruppi italiani si sarebbe ridotto a 9 miliardi di euro, in deciso calo rispetto ai 35 miliardi di circa 2 anni fa.

Tra i titoli principali spicca il progresso di Mediaset (+2,76%). Gli analisti di Credit Suisse hanno portato da 2,65 a 4,4 euro il loro target price sul titolo del gruppo del Biscione, confermando la raccomandazione "outperform" (farà megli del mercato). La banca d'affari ha migliorato anche il prezzo obiettivo della controllata Mediaset Espana.

In positivo pure Finmeccanica (+1,26%). La società ha reso noto che è stato firmato dai vertici della controllata Selex ES e dalle Organizzazioni Sindacali Nazionali il piano di riassetto e rilancio dell'azienda.

Tra gli energetici bene Terna (+1,01%). Il gruppo ha comunicato di aver rinnovato il proprio programma di emissioni obbligazionarie denominato "Euro Medium Term Note Programme" incrementandone l'importo da 5 a 6 miliardi di euro.
Al programma è stato assegnato il rating “A-“/”A-2” da parte di Standard & Poor's, “Baa1”/”P-2” da parte di Moody's e “A-“ da parte di Fitch.
In rialzo dell’1,56% Erg. LUKERG Renew (JV paritetica tra ERG Renew e LUKOIL-Ecoenergo), ha perfezionato il closing con Vestas per l'acquisto del 100% del parco eolico di Gebeleisis in Romania. Il parco si trova nella regione di Galati, pienamente operativo da febbraio 2013, ha una capacità istallata complessiva di 70 MW (35 WTG Vestas V90-2 MW) e una produzione annua media attesa superiore ai 165 GWh. Il valore dell'acquisizione, in termini di Enterprise Value, è di 109,2 milioni di euro.

Gli analisti di Exane hanno alzato il loro target price su Pirelli (+0,17%) da 10 a 10,5 euro dopo un aggiornamento del modello di valutazione, confermando la raccomandazione "outperform" (farà meglio del mercato).

Gruppo Campari (-0,71%) ha annunciato di avere siglato un accordo per acquisire le attività di  Copack Beverage A Limited Partnership, un imbottigliatore di bevande leader in Australia, specializzato nel packaging di bevande in lattine e vetro, e attuale fornitore del Gruppo Campari per il confezionamento dei prodotti ready-to-drink.

In calo del 5,26% Seat Pagine Gialle. Il consiglio di amministrazione di Seat Pagine Gialle, che ha approvato il bilancio del 2012 e del primo trimestre 2013, ha dato il suo ok alle linee guida strategiche su cui sono stati articolati il piano e la proposta di concordato in continuità che saranno vagliati dal Tribunale di Torino.

Il consiglio di amministrazione di ErgyCapital (-7,44%) ha determinato i termini definitivi dell'aumento di capitale.

Esordio con il botto, all’Aim Italia, per Italia Independent (+16,15%). Secondo quanto dichiarato da Lapo Elkann, numero uno della società, le risorse rinvenienti dall'Ipo verranno utilizzato per acquisire minorities e investito sulla crescita del gruppo. Nel futuro della società c'è anche il passaggio dall'AIM Italia al mercato principale.

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