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Banche, arriva l’ondata dei crediti a rischio: per l’Italia stock fino a 180 miliardi nel 2022 (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 29 giu 2021 ore 07:27 Le news sul tuo Smartphone

analisi-tecnica-mercatiI crediti deteriorati delle banche sono in aumento in tutta Europa. Lo scrive Carlo Festa su Il Sole24Ore, riprendendo uno studio di Kpmg sul mercato continentale dei cosiddetti non-performing loans (Npl).

“L’Italia, dopo aver ridotto lo stock di Npe (non-performing exposures) fino a circa 70 miliardi nel primo semestre del 2020, dovrebbe registrare un nuovo consistente incremento di Npe nel 2022” fino a 180 miliardi di euro, si legge sul quotidiano di Confindustria. Un trend in ascesa che si prevede anche per Francia (120-170 miliardi di euro) e Spagna (100-120 miliardi di euro) e il cui ritardo si spiega con le misure di sostegno economico adottate per arginare gli effetti depressivi dei lockdown. 

Dal 2015 il mercato degli Npl in Italia ha generato un volume di affari da 240 miliardi di euro, con picco nel 2018 (83,3 miliardi di euro) e una successiva riduzione, fino a 36,5 miliardi di euro, nel 2020. Nel 2021 si prevede un ulteriore ridimensionamento. “Gli istituti di credito potrebbero focalizzarsi sulla cessione di vecchi portafogli di crediti, in attesa di definire come gestire la nuova ondata di Npe”, si legge sul quotidiano.

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