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Bancari: scende MPS, sale Unicredit

di Edoardo Fagnani 13 feb 2015 ore 17:49 Le news sul tuo Smartphone

Spunti importanti tra i bancari.
Si è fermata la corsa del Monte dei Paschi di Siena, dopo aver chiuso la seduta di ieri con un rialzo del 13%. L’istituto toscano ha terminato la giornata odierna con un calo dello 0,78% a 0,4812 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 5 febbraio UBS Group ha incrementato la partecipazione detenuta in Monte dei Paschi di Siena, portandola dal 2,164% al 2,41%. La Commissione ha precisato che il 2,046% è senza diritto di voto. La quota è detenuta in gestione non discrezionale del risparmio.
Molto bene Unicredit (+3,75% 5,53 euro). Ancora giudizi degli analisti sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni dopo la diffusione dei risultati preliminari. Nomura ha tagliato da 6,7 euro a 6,5 euro il target price sul titolo, segnalando che i dati sono stati peggiori delle attese. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
In forte rialzo anche IntesaSanpaolo (+3,15% a 2,818 euro).
Mediobanca ha ceduto lo 0,63% a 7,945 euro. Groupama ha completato il collocamento di 42,43 milioni di azioni dell’istituto di Piazzetta Cuccia, tramite un collocamento riservato a investitori istituzionali italiani ed esteri. La quota rappresenta il 4,9% del capitale di Mediobanca, vale a dire l’intera partecipazione del colosso francese. La cessione ha portato nelle casse di Groupama circa 333 milioni di euro.
UBI Banca ha registrato un rialzo dell’1,38% a 6,62 euro. Indicazioni positive dagli analisti sull’istituto. Société Générale ha alzato da 6,5 euro a 7,2 euro il prezzo obiettivo sulla banca. Gli esperti hanno ribadito il rating “Buy” (acquistare). Indicazione simile da Kepler Cheuvreux, che ha ritoccato al rialzo il target price su UBI Banca, segnalando che i dati preliminari del 2014 sono stati migliori delle attese. Banca Akros ha aumentato da 6 euro a 6,7 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.
La Popolare di Milano ha ceduto l’1,38% a 0,785 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,56% all’1,44%. La stessa Consob ha comunicato che AQR Capital Management ha incrementato la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna (-0,88% a 6,76 euro), portandola dall’1,01% all’1,12%.
La Popolare Etruria e Lazio è sospesa a tempo indeterminato. Il disciolto consiglio di amministrazione della banca ha esaminato la situazione preliminare relativa all'esercizio 2014. I dati evidenziano un forte deterioramento dell’attivo che ha comportato una significativa contrazione del patrimonio della banca. Sulla base di questi dati risulta ampliata la situazione di insufficienza patrimoniale del gruppo rispetto ai requisiti prudenziali. La Popolare Etruria e Lazio ha precisato che ad oggi non risulta possibile fornire elementi di dettaglio sulla situazione della banca.

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