Bancari positivi: volano le popolari
di Edoardo Fagnani 19 gen 2015 ore 17:48 Le news sul tuo SmartphoneBancari protagonisti assoluti della giornata odierna.
Seduta spumeggiante per il Banco Popolare (+8,33% a 10,34 euro), la Popolare dell’Emilia Romagna (+8,51% a 5,545 euro) e la Popolare di Milano (+14,9% a 0,683 euro), dopo essere stati più volte congelati al rialzo nel corso della giornata. I titoli del settore hanno beneficiato delle indiscrezioni relative a una possibile rivoluzione nella governance degli istituti popolari. Il governo guidato da Matteo Renzi, infatti, starebbe studiando l’abolizione del voto capitario, per cui ogni socio ha diritto a un voto, indipendentemente dal numero di azioni possedute. Intanto, gli analisti di Société Générale hanno tagliato a 8 euro il target price sul Banco Popolare e hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni. La stessa banca d’affari ha sforbiciato a 5,2 euro il prezzo obiettivo sulla Popolare dell’Emilia Romagna e ha ribadito il rating “Hold” (mantenere). Barclays, invece, ha tagliato la valutazione sulla Popolare di Milano e sul Banco Popolare, portandola rispettivamente 0,6 euro e a 8,8 euro per azione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale) e “Underweight” (sottopesare).
Molto bene anche il Credito Valtellinese (+9,63% a 0,8365 euro).
Ottima giornata per UBI Banca (+9,68% a 6,12 euro). Société Générale ha ridotto a 6,5 euro il target price sulla banca e ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione simile da Barclays, che ha tagliato da 8,1 euro a 7,4 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare), segnalando la buona qualità dell’attivo della banca.
Molto bene anche il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un progresso del 3,73% a 0,476 euro. Gli analisti di Société Générale hanno tagliato a 0,4 euro il target price sulla banca senese e hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni. Indicazione simile da Barclays, che ha tagliato da 0,9 euro a 0,4 euro il prezzo obiettivo sul Monte dei Paschi di Siena. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).
Segno più per IntesaSanpaolo (+1,28% a 2,53 euro). Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha intervistato Carlo Messina, amministratore delegato della banca. Il manager ha dichiarato che l'istituto è pronto a una campagna acquisti con target localizzati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Svizzera e in Asia. Messina ha anche promesso più dividendi agli azionisti dato che la banca ha capitale in eccesso. Un capitale che non sarà impiegato per fare acquisizioni nell'area retail, né in Italia né all'estero, negando, quindi, l’interesse per Monte dei Paschi di Siena o Banca Carige. Infine, Messina ha ventilato la possibilità di portare in borsa le attività del private banking e dell'asset management. Intanto, gli analisti di Société Générale hanno alzato da 2,7 euro a 2,8 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Al contrario, Barclays ha tagliato da 2,7 euro a 2,6 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).
Intonazione positiva per Unicredit (+2,39% a 5,35 euro). Société Générale ha sforbiciato a 5,6 euro il prezzo obiettivo sulla banca guidata da Federico Ghizzoni e ha ribadito il rating “Hold” (mantenere). Indicazione simile da Barclays, che ha tagliato da 7,9 euro a 6,7 euro il prezzo obiettivo su Unicredit. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare), segnalando la buona qualità dell’attivo della banca.