NAVIGA IL SITO

Bancari in altalena: in rialzo MPS +1,1%

di Edoardo Fagnani 6 ago 2015 ore 17:49 Le news sul tuo Smartphone

Spunti importanti tra i bancari.
Unicredit ha registrato un minimo rialzo dello 0,08% a 6,37 euro, dopo aver guadagnato il 6,4% nella seduta di ieri. Nel corso di un’intervista rilasciata alla stampa il numero uno della banca, Federico Ghizzoni, ha smentito le voci relative alla possibilità di procedere con un aumento di capitale per rafforzare la struttura patrimoniale. Inoltre, il manager ha negato un possibile interesse per un’integrazione con il Monte dei Paschi di Siena, precisando che il focus è sulla crescita organica. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti sull’istituto, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Gli analisti di Citigroup hanno aumentato da 7,4 euro a 7,7 euro il target price su Unicredit, segnalando che i risultati semestrali sono stati migliori delle attese. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Morgan Stanley, che ha aumento da 6,75 euro a 7,1 euro il target price sulla banca. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Overweight” (soveappesare). Indicazione simile da Equita sim, che ha aumentato da 6,7 euro a 6,9 euro per azione la valutazione sull’istituto, in seguito alla revisione delle stime sui parametri patrimoniali per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Promozione completa da Société Générale, che ha incrementato da 5,6 euro a 7 euro il prezzo obiettivo sull’istituto e ha migliorato da “Sell” (vendere) a “Hold” il rating. Kepler Cheuvreux, invece, ha confermato il target price di 6,1 euro e il giudizio “Hold”, mentre ha tagliato le stime sull’utile per azione e sul dividendo per i prossimi esercizi.
Chiusura positiva per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano ha guadagnato l'1,06% a 1,811 euro. Oggi era in agenda il consiglio di amministrazione della banca senese per l’esame dei risultati del primo semestre del 2015. Per lo stesso motivo si sono riuniti i vertici della Popolare di Milano (-0,3% a 0,99 euro).
La Popolare dell’Emilia Romagna ha recuperato lo 0,56% a 8,14 euro. L’istituto ha comunicato i risultati del primo semestre del 2015, periodo chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 73,23 milioni di euro, in aumento del 104% rispetto ai 35,9 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Il management ha segnalato che il dato è stato superiore agli obiettivi indicati a inizio esercizio. Al contrario, il risultato di gestione è sceso da 531,09 milioni a 454,75 milioni di euro (-14,4%). A fine giugno il Common Equity Tier 1 era pari all’11,51%, sulla base di un patrimonio netto di 5 miliardi.
Mediobanca ha ceduto l’1,21% a 9,82 euro. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti sull’istituto di Piazzetta Cuccia, dopo la diffusione dei risultati di bilancio. Gli esperti di Equita sim hanno alzato da 10,6 euro a 11,3 euro il target price sulla banca, sull’ipotesi che il management possa sfruttare diverse opzioni di crescita dell’attività. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Banca Akros, che ha aumentato da 9,5 euro a 10,4 euro il prezzo obiettivo sulla banca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio. Kepler Cheuvreux, invece, ha aumentato da 10 euro a 10,3 euro il target price su Mediobanca, ma ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio, in seguito al recente rialzo messo a segno dal titolo.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.