Banca Ifis, i conti 2016 e il piano al 2019
di Mauro Introzzi 16 mar 2017 ore 14:16 Le news sul tuo Smartphone
Il consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato i risultati 2016 ed il piano strategico 2017-2019.
Banca Ifis ha comunicato i risultati preliminari del 2016, periodo chiuso con un utile netto di 687,9 milioni di euro, rispetto ai 162 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente; il risultato è stato influenzato per 623,6 milioni di euro dagli effetti dell'acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca. L’utile netto normalizzato è stato di 89,8 milioni di euro, con una crescita sul normalizzato 2015 del 14,2%. L’utile per azione al 31 dicembre 2016 è pari a 12,94 euro, mentre l’utile normalizzato per azione è pari a 1,69 euro.
Il margine di intermediazione è sceso del 19,4% a 326 milioni di euro.
A fine 2016 gli impieghi verso la clientela erano balzati del 72,5% a circa 5,9 miliardi di euro. Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo le acquisizioni dell’Area NPL perfezionate nel corso dell’esercizio 2016 nonché le esposizioni riconducibili all’ex Gruppo GE Capital Interbanca, si attesta a 972,2 milioni a dicembre 2016 contro i 483,0 milioni a fine 2015
Sempre a fine 2016 il Common Equity Tier 1 era pari al 15,7%, sulla base di un patrimonio netto di 1,2 miliardi di euro.
Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo 2017 (relativo all’esercizio 2016) di 0,82 euro per azione. La cedola sarà staccata il 2 maggio e pagata il successivo 4 maggio 2017.
Contestualmente il gruppo ha diffuso gli highlights del piano strategico al 2019. Il gruppo punta a portare al pareggio la controllata Interbanca a partire dal 2017, a far crescere il margine di intermediazione mediamente tra il 24% e il 26% ogni anno e a incrementare gli utili a un tasso medio annuo compreso tra il 40% e il 45%. Il rapporto tra costi e entrate (il cosiddetto cost/income ratio) è previsto attestarsi sotto il 50% dal 51,9% del 2016.
