Banca Generali, i target al 2024 e la politica dei dividendi
La compagnia prevede cedole cumulate pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-2025, di cui 2,55 euro già annunciati.
di Redazione Soldionline 14 feb 2022 ore 13:17Il consiglio di amministrazione di Banca Generali ha approvato le linee guida del piano strategico e finanziario per il triennio 2022-2024.
Il piano si fonda su tre pilastri strategici:
- Valore del servizio: Forte spinta verso la personalizzazione dell’offerta e ampliamento del modello di servizio.
- Innovazione: Data Driven, digital & Open Bank, con piattaforme tecnologiche e dati come nuova fonte di sviluppo.
- Sostenibilità: Ruolo di riferimento per tutti gli stakeholder, centralità delle persone.
A livello finanziario nel triennio in esame Banca Generali punta ad accelerare la crescita organica con una raccolta netta cumulata di 18-22 miliardi di euro, che per la quota più rilevante, circa i due terzi del totale (13-16 miliardi) sarà generata in modo organico dalla rete esistente tramite incremento dello share of wallet e acquisizione di nuova clientela.
La compagnia intende anche rafforzare la redditività con una crescita dell’utile ricorrente pari al 10-15% in media l'anno nel 2022-2024. Questa previsione si basa su una crescita media ponderata 2022-2024 delle commissioni ricorrenti del 7-10% in un contesto di marginalità non inferiore ai livelli medi del 2021.
Su queste basi, le masse gestite e amministrate per conto della clientela a fine 2024 vengono stimate in un range di 105-110 miliardi di euro. Banca Generali ha precisato che il dato non tiene conto di eventuali operazioni di crescita esterna e include una performance di mercato prudenziale pari a circa l’1% all’anno nell’arco di piano.
Banca Generali ha fornito anche alcune indicazioni sulla politica dei dividendi.
La compagnia prevede cedole cumulate pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-2025, di cui 2,55 euro già annunciati.
Banca Generali intende distribuire dividendi secondo una cash view in crescita costante nell’arco di piano puntando a ridurre la volatilità dei dividendi attraverso una maggiore flessibilità del payout.
Il pagamento dei dividendi resta suddiviso in due tranche, rispettivamente nel 2° trimestre dell'anno di riferimento e nel 1° trimestre dell'esercizio successivo.