Banca Carige, ok al piano di rafforzamento patrimoniale
La proposta ha ottenuto il voto favorevole del 91,04% delle azioni ammesse alla votazione, pari al 43,3% del capitale complessivo presente
di Edoardo Fagnani 20 set 2019 ore 18:01L'assemblea degli azionisti di Banca Carige ha approvato il progetto di rafforzamento patrimoniale per un ammontare complessivo di 900 milioni di euro, compensivo dell'aumento di capitale da 700 milioni di euro.
La proposta ha ottenuto il voto favorevole del 91,04% delle azioni ammesse alla votazione, pari al 43,3% del capitale complessivo presente.
L'assemblea ha contato sulla rappresentanza di 20.426 soci, pari a circa il 47,7% del capitale di Banca Carige.
L'istituto ha segnalato che l’aumento di capitale costituisce il tassello essenziale della complessiva manovra di rafforzamento patrimoniale che, insieme alle operazioni di derisking e agli interventi di rilancio industriale previsti dal piano strategico 2019/2023 pongono le premesse per l’avvio del possibile percorso aggregativo con un gruppo bancario cooperativo significativo e votato industrialmente alla salvaguardia del legame con i territori di radicamento.
Inoltre, una volta eseguito il rafforzamento patrimoniale, Banca Carige potrà concludere la gestione commissariale e ritornare, con la nomina di nuovi organi amministrativi, a una gestione ordinaria.
Vittorio Malacalza, il maggiore azionista di Banca Carige attraverso Malacalza Investimenti, con una quota del 27,555% del capitale, non ha partecipato alla votazione, consentendo il via libera al piano.
In mattinata Vittorio Malacalza aveva annunciato di essere presente all’assemblea “in veste di piccolo azionista”.
Al termine dell’assemblea, il commissario straordinario, Raffaele Lener, ha segnalato la possibilità che Banca Carige possa tornare alle quotazioni anche prima della fine del commissariamento dell’istituto.
Le azioni Banca Carige sono sospese dalle contrattazioni di Borsa Italiana da inizio 2019.
Fabio Innocenzi, altro commissario straordinario dell’istituto ligure, ha auspicato che l’aumento di capitale da 700 milioni possa arrivare entro la fine del 2019.