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Banca Aletti su Interpump, acquisizioni in vista?

Gli analisti della banca d'affari hanno confermato il loro "buy" (acquistare), sul titolo del gruppo quotato al segmento Star. Il prezzo obiettivo, pari a 8,5 euro per azione, riflette anche la possibilità di un’acquisizione da 80/90 milioni di euro...

di Valentina Besana 22 mag 2006 ore 12:10

La società
Fondato nel 1977 a S.Ilario D'Enza, il gruppo Interpump è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell'oleodinamica.
Oggi è una primaria realtà industriale, costituita da oltre 10 società che operano in oltre 20 stabilimenti produttivi situati sia in Italia che all'estero.
Con oltre due terzi del proprio fatturato realizzati all'estero, il Gruppo distribuisce i propri prodotti in oltre 60 Paesi, sui mercati dell' Europa occidentale e dell' America settentrionale come nei paesi emergenti del Far East asiatico e del Sud America.
Nell'aprile 2005 due ulteriori manovre hanno modificato la struttura di Interpump, la vendita del settore Cleaning e l'acquisizione di HAMMELMANN GmbH.
Oltre alle attività di ingegneria e le partecipazioni in attività diverse, viene mantenuta, inoltre, una partecipazione di minoranza in IP Cleaning Spa, azienda leader per la produzione di macchine per la pulizia rivolte sia ad utilizzatori professionali che ad uso domestico, quali idropulitrici ad acqua calda e fredda, aspirapolvere, aspiraliquidi, lavasciuga pavimenti, spazzatrici, carrelli per la pulizia, tergivetro.

I conti del primo trimestre 2006
Le vendite nette di Interpump Group nel primo trimestre 2006 sono state pari a 96,3 milioni di euro (+34,3% rispetto all'analogo periodo del 2005, quando erano state pari a 71,7 milioni di euro). A parità di area di consolidamento le vendite nette sono state pari a 81,4 milioni di euro, superiori del 13,5% rispetto al 1° trimestre 2005. Il margine operativo lordo (EBITDA) nel primo trimestre 2006 è pari a 21,3 milioni di euro (22,1% del fatturato), rispetto ai 15,1 milioni di euro del primo trimestre 2005, che rappresentava il 21,0% delle vendite, con una crescita del 41,0% (+8,2% a parità di area di consolidamento).
Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 19,2 milioni di euro pari al 19,9% delle vendite a fronte dei 15,1 milioni di euro del primo trimestre 2005 (18,2% delle vendite) con una crescita del 47,1%. A parità di area di consolidamento la crescita è stata del 12,4%. L'utile netto consolidato è pari a 9,7 milioni di euro (6.6 milioni di euro l'utile delle operazione continue, nel primo trimestre 2005) con una crescita del 47,6%. L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2006 è pari a 140,9 milioni di euro, rispetto ai 127,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Tale variazione è dovuta all'aumento del capitale investito, passato da 284,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 304,7 milioni di euro al 31 marzo 2006.

L'analisi di Banca Aletti
I risultati di Interpump, che riflettono il buon momento del settore in cui opera la società, sono stati spinti anche dalla buone performance di Hammelmann. Gli analisti di Banca Aletti (in un'analisi datata 18 maggio) ritengono che le loro previsioni per i restanti nove mesi dell'anno scontino una crescita delle vendite e anche un aumento dell'Ebitda tra il 5 e il 9%. Per  la controllata Hammelmann gli esperti pensano ad una crescita delle vendite e dell'Ebitda dell'8% circa. Gli ansiti mantengono quindi invariate le loro attuali previsioni, ma sottolineano come ci sia spazio per un possibile upgrade del titolo. Banca Aletti mantiene quindi il giudizio 'buy' (acquistare) sul titolo, con un target price a 8,5 euro per azione, che riflette anche la possibilità di un'acquisizione da 80/90 milioni di euro per ottimizzare la parte finanziaria della società.


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