Balzo di FonSai (+119%) e Unipol (+43%)
Giornata con pochi spunti e volumi ridotti per Piazza Affari. Male, in particolare, i bancari, peggiorati nelle ultime fasi di contrattazione. Bene Fiat e il tandem Fondiaria-Sai e Unipol
di Mauro Introzzi 16 lug 2012 ore 17:46Giornata con pochi spunti e volumi ridotti per Piazza Affari. La borsa milanese, che ha oscillato per molto tempo vicino alla parità, è peggiorata in scia all’apertura di Wall Street, a sua volta appesantita dai dati macro. Male, in particolare, i bancari, peggiorati nelle ultime fasi di contrattazione. Bene Fiat e il tandem Fondiaria-Sai e Unipol. Ma il loro balzo è stato macchiato dalla pessima performance dei diritti legati all'aumento di capitale.
Così, alla campana di fine contrattazioni il Ftse Mib ha registrato un calo dello 0,36% a 13.665 punti, mentre l’All Share ha guadagnato lo 0,21% a 14.704 punti.
Rialzo stellare per il Mid Cap (+7,39%), trascinata da Fondiaria-Sai e Unipol. Bene lo Star (+0,34%).
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,03 miliardi di euro, in calo dagli 1,42 miliardi di euro di venerdì. Su 303 titoli trattati, 138 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 153. Invariate le restanti 12 azioni.
Brutte notizie dal fronte macroeconomico italiano. Secondo quanto riporta il Supplemento Finanza pubblica di Bankitalia il debito delle amministrazioni pubbliche, a fine maggio, è ulteriormente salito a 1.966,303 miliardi di euro, aumentando di 17,1 miliardi rispetto al mese precedente. Si tratta di un record.
Nello stesso mese del 2011 il dato si era attestato a 1.896,549 miliardi.
LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB
I bancari sono stati oggetti di alcune revisioni della valutazione da parte di Ubs. Gli analisti della banca elvetica hanno deciso di tagliare da 1,28 a 1,13 euro il loro target price sul Banco Popolare (-2,09%), confermando il giudizio “neutrale”. Ubs ha poi ridotto a 1,7 euro il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo (-1,37%), a 4,9 euro quello di Unicredit (-2,22%), a 3,5 euro quello di Mediobanca (-2,7%), a 2,7 euro quello di Ubi Banca (-2,07%) e a 0,21 euro quello di Banca MPS (-0,16%%). La prima e la seconda hanno un rating “buy” (acquistare) mentre le altre 3 hanno un giudizio “neutrale”.
In una nota diffusa da IntesaSanpaolo si è appreso che il Direttore Generale Vicario Marco Morelli ha lasciato la banca per perseguire altre attività professionali. Enrico Cucchiani, attuale consigliere delegato e amministratore delegato dell'istituto, assumerà ad interim la responsabilità della Banca dei Territori.
Prendevano il via oggi gli aumenti di capitale di Unipol e di Fondiaria-Sai finalizzati all’operazione di fusione tra la compagnia bolognese e le società assicurative del gruppo Ligresti. Le società coinvolte, e i loro diritti, sono rimasti congelati per praticamente tutta la giornata. Unipol ha registrato un progresso del 43,2%, Fondiaria-Sai un balzo del 119,9%. Male, invece, entrambi i diritti: quelli di Unipol hanno perso il 52,6% mentre quelli di Fondiaria-Sai hanno lasciato sul terreno il 39,98%.
Nel frattempo la Consob ha formulato un richiamo al rispetto delle vendite allo scoperto in assenza della disponibilità dei titoli. L’organo di controllo dei mercati italiani raccomanda inoltre di rispettare l'obbligo di consegna delle azioni vendute in sede di liquidazione.
Tra gli energetici, una promozione per Eni (-1,07%). Gli analisti di Société Générale hanno alzato il loro rating sul titolo del colosso petrolifero a "buy" (acquistare) dal precedente "hold" (mantenere) con un target price pari a 20 euro. Nel frattempo l’assemblea dei soci della società ha annullato le azioni proprie in portafoglio e autorizzato il consiglio d’amministrazione a riacquistare fino a 6 miliardi di euro di azioni proprie.
Pessima giornata per A2A (-2,54%). Secondo quanto dichiarato da Renato Ravanelli, direttore generale di A2A, il nuovo piano industriale della utility lombarda arriverà dopo l'estate, tra settembre e ottobre.
In rosso Snam (-0,67%). Secondo quanto riporta la stampa il gruppo della distribuzione del gas sarebbe nel mirino dei fondi sovrani arabi. Questi ultimi avrebbero allungato le loro mire anche su alcuni asset di casa nostra in scia alle dichiarazioni del neo ministro dell'Economia Vittorio Grilli che ha dichiarato che presto prenderà il via la campagna cessioni dello Stato.
Snam, in particolare, interesserebbe al fondo del Qatar, che recentemente ha acquisito il colosso della moda Valentino.
Tra gli altri settori, molto bene Fiat (+4,36%). Il Lingotto ha reso noto che in data odierna è avvenuto il regolamento del prestito obbligazionario garantito di importo pari a 600 milioni di euro, con cedola fissa del 7,750%, scadenza a ottobre 2016, e prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale. Il prezzo del prestito obbligazionario era stato fissato l’11 luglio 2012.
Bene anche Ansaldo Sts (+1,57%) che cresce ad oriente. Il gruppo ha firmato con CNR Dalian, società di diritto cinese, e General Resources Company, società di diritto taiwanese, un accordo strategico relativo alla concessione in licenza della tecnologia TramWave alla joint venture che sarà formata dalle stesse CNR Dalian e General Resources Company.
In positivo Impregilo (+0,8%). In una nota il gruppo Salini, che con il gruppo Gavio sta combattendo una battaglia per il controllo di Impregilo, fa sapere di aver chiesto alla Consob di intervenire al fine di garantire il corretto svolgimento dell'assemblea di Impregilo di domani. In particolare la società capitolina chiede all'organo di controllo dei mercati di assicurarsi che la lista degli azionisti legittimati a votare giovedì scorso non venga modificata.