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Bail in: tutti in pista (o quasi) se la banca fa crac (CorrierEconomia)

di Mauro Introzzi 21 dic 2015 ore 07:17 Le news sul tuo Smartphone

L'inserto del quotidiano riprende le modifiche introdotte dalla normative sui salvataggi bancari, il Meccanismo unico di risoluzione, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2016.
Anche da sane le banche, d’ora in poi, dovranno avere nel cassetto un piano d’emergenza, che finora non era richiesto. Il cuore del sistema è un Fondo di risoluzione unico, alimentato da tutte le banche dei Paesi partecipanti, che può intervenire come finanziatore e prestatore di garanzie. Su tutto vigila un’Autorità di risoluzione centrale e diverse autorità locali: in Italia la delega è affidata a Banca d’Italia. Le strategie di risoluzione prevedono varie opzioni: la vendita di una parte delle attività, il trasferimento degli asset «tossici» in una bad bank, il trasferimento degli attivi e dei passivi in una nuova società in attesa di vendere la banca risanata (bridge bank) e, infine, il bail in.

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