Aumento Mps, Anima in bilico. Braccio di ferro sulla garanzia (Il Sole24Ore)
di Redazione Lapenna del Web 10 ott 2022 ore 07:15 Le news sul tuo SmartphoneSecondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore di sabato 8 ottobre, la contesa per l'aumento di capitale di Banca MPS sarebbe tutt'altro che finita, con Anima che potrebbe addirittura uscire dalla lista dei sottoscrittori.
Da una parte c'è il consorzio di garanzia delle otto banche d'affari (BofA Securities Europe, Citigroup, Credit Suisse, Mediobanca, a cui si sono unite in qualità di joint bookrunners Banco Santander, Barclays, Société Générale e Sitfel Europe Bank), che hanno firmato mesi fa (quando il mercato era meno sfavorevole) un pre-underwriting e che vorrebbero lanciare un'operazione simile solo alla fine di una situazione di mercato così avversa al rischio. Dall'altra parte ci sono il ceo Luigi Lovaglio e il Tesoro, azionista di riferimento con il 64%, allineati per procedere all'aumento dal 17 ottobre.
Mentre si cerca di trovare la quadra sul momento più vantaggioso per tutti per avviare l'operazione, si aggiungono incognite di varia natura. Se la partecipazione di Axa è scontata, infatti, rimangono i dubbi su Anima, che ieri avrebbe messo sul tavolo alcune "ipotesi di modifica all’accordo commerciale in cambio di una disponibilità compresa tra i 100 e 200 milioni".
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