Aumento di capitale Unicredit: tutto sull’operazione
Le condizioni dell’operazione di aumento di capitale da 13 miliardi di euro di Unicredit, necessario per rafforzare il patrimonio della banca. Tempi e modi della ricapitalizzazione
di Mauro Introzzi 6 feb 2017 ore 07:57Le condizioni dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro di Unicredit, necessario per rafforzare il patrimonio della banca. Vediamone le caratteristiche dell'operazione.
AUMENTO UNICREDIT: PREZZO E RAPPORTO DI SOTTOSCRIZIONE
L’offerta in opzione avrà a oggetto azioni ordinarie di nuova emissione, senza valore nominale, da offrirsi in opzione agli azionisti titolari di azioni ordinarie e ai portatori di azioni di risparmio della società, al prezzo di sottoscrizione di 8,09 euro per azione, nel rapporto di opzione di 13 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 5 azione ordinaria e/o di risparmio posseduta.
L’offerta in opzione comporterà l’emissione di massime 1,6 miliardi di azioni circa, per un controvalore complessivo pari a massimi 13 miliardi di euro circa.
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie incorpora uno sconto del 38% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto (il cosiddetto TERP) delle azioni ordinarie Unicredit, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo ufficiale di borsa del 1 febbraio 2017.
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AUMENTO UNICREDIT: TEMPISTICA
Fermo restando che il gruppo deve ottenere le necessarie autorizzazioni, è previsto che i diritti di opzione possano essere esercitati, a pena di decadenza, dal 6 febbraio 2017 al 23 febbraio 2017, estremi inclusi, in Italia e Germania e dall’8 febbraio 2017 al 22 febbraio 2017, estremi inclusi, in Polonia; e i diritti di opzione siano negoziabili sul MTA dal 6 febbraio 2017 al 17 febbraio 2017 e sul WSE (la borsa polacca) dall’8 febbraio 2017 al 17 febbraio 2017.
In sintesi la conclusione dell’operazione è così programmata per il 23 febbraio 2017 con riferimento ai diritti di opzione esercitati nel corso del periodo di sottoscrizione ed entro il 10 marzo 2017 per quanto attiene alla parte rimanente dell’offerta in opzione.
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AUMENTO CAPITALE UNICREDIT: TABELLA DELL'OPERAZIONE
AUMENTO CAPITALE UNICREDIT | |
Numero di nuove azioni offerte in opzione | 1.606.876.817 |
Numero azioni alla data del prospetto | 618.034.306 (617.781.817 ordinarie - 252.489 risparmio) |
Numero azioni in caso di integrale sottoscrizione | 2.224.911.123 (2.224.658.634 ordinarie - 252.489 risparmio) |
Prezzo di sottoscrizione | 8,09 euro |
Rapporto di assegnazione | 13 azioni ogni 5 azioni ordinarie/risparmio possedute |
Percentuale di nuove azioni su totale azioni | 72% |
Controvalore complessivo lordo dell'operazione | 12.999.633.450 euro |
Spese massime relative all'operazione | circa 500.000.000 euro |
Controvalore complessivo netto dell'operazione | circa 12.500.000.000 euro |
Percentuale di spese sul totale dell'operazione | circa il 3,8% |
Capitale sociale in caso di integrale sottoscrizione | 20.862.962.205 euro |
Prezzo di chiusura delle azioni ordinarie di venerdì 3 febbraio | 26,16 euro |
Valore di rettifica delle azioni ordinarie | 0,50112555 |
Prezzo dell'azione ordinaria all'avvio dell'aumento di capitale | 13,11 euro |
Prezzo di chiusura delle azioni di risparmio di venerdì 3 febbraio | 50,35 euro |
Valore di rettifica delle azioni di risparmio | 0,74080327 |
Prezzo dell'azione di risparmio all'avvio dell'aumento di capitale | 37,2994 euro |
Prezzo dei diritti all'avvio dell'aumento di capitale | 13,05 euro |
Codice ISIN diritti | IT0005239311 |
Inizio aumento capitale in Italia | lunedì 6 febbraio 2017 |
Termine quotazione diritti a Piazza Affari | venerdì 17 febbraio 2017 |
Termine aumento di capitale in Italia | giovedì 23 febbraio 2017 |
Comunicazione dei risultati dell’Offerta | Entro 5 giorni dal termine del periodo di opzione |
Assegnazione delle azioni | Al termine del periodo di opzione |
Consorzio di garanzia | SI |
Structuring advisor | Unicredit - Morgan Stanley - UBS |
Joint global coordinator | Bank of America ML - Jp Morgan - Mediobanca |
Co-global coordinator | Citigroup - Credit Suisse - Deutsche Bank - Goldman Sachs - HSBC |
Joint bookrunner | Banca IMI - Banco Santander - Barclays - BBVA - BNP Paribas - Commerzbank - Crédit Agricole - NatIxis - Société Générale |
Co-bookrunner | ABN Amro - Banca Akros - Macquarie |
Co-lead manager | Danske Bank |
Co-manager | CaixaBank - Equita SIM - Haitong - Jefferies - RBC Capital - SMBC Nikko - KBW |
IL PREZZO DI AZIONI E DIRITTI NEL GIORNO DELL'AVVIO DELL'OPERAZIONE
Borsa Italiana ha fornito i nuovi prezzi delle azioni ordinarie di Unicredit, sulle quali è stato applicato un fattore di rettifica di 0,50112555, in seguito all’aumento di capitale da 13 miliardi di euro che partirà lunedì 6 febbraio 2017. Il prezzo di chiusura dello scorso venerdì, pari a 26,16 euro, è stato rettificato a 13,11 euro.
Per lo stesso motivo è stato rettificato il prezzo delle azioni di risparmio di Unicredit, sulle quali è stato applicato un fattore di rettifica di 0,74080327. Il prezzo di chiusura dello scorso venerdì, pari a 50,35 euro, è stato portato a 37,2994 euro.
Di conseguenza, il prezzo dei diritti di opzione che inizieranno a essere quotati lunedì è stato fissato a 13,05 euro.
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AUMENTO UNICREDIT: IL CONSORZIO DI GARANZIA
Il gruppo ha reso noto che i membri del consorzio di garanzia si sono impegnati a sottoscrivere, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, le azioni ordinarie di nuova emissione, eventualmente rimaste inoptate al termine dell'asta dei diritti inoptati, che si terrà successivamente al periodo di sottoscrizione, per un ammontare massimo pari al controvalore dell’offerta in opzione.
Il contratto di garanzia contiene, tra l'altro, le usuali clausole che condizionano l'efficacia degli impegni di garanzia ovvero attribuiscono ai membri del consorzio di garanzia la facoltà di recedere dal contratto, in linea con la prassi internazionale.
PROVENTI NETTI DELL'AUMENTO DI CAPITALE DI UNICREDIT
Unicredit ha segnalato che i proventi netti derivanti dall’aumento di capitale sono stimati pari a circa 12,5 miliardi di euro, in caso di integrale sottoscrizione dell'operazione. Di conseguenza, l'ammontare complessivo delle spese è stimato in circa massimi 500 milioni di euro, comprensivi di spese per consulenza, spese vive e delle commissioni di garanzia calcolate nella misura massima.
L’aumento di capitale, unitamente ad alcune ulteriori azioni previste dal Piano Strategico 2016-2019, è volto a consentire il mantenimento dei requisiti patrimoniali dell'istituto a seguito dell’implementazione delle azioni del Piano Strategico.
UNICREDIT CONFERMA LE ATTESE DEL PIANO
Il gruppo ha infine indicato che gli obiettivi finanziari previsti nell’ambito del Piano Strategico restano invariati: in particolare si conferma l’obiettivo di portare il CET1 ratio (fully loaded) al di sopra del livello del 12,5%, in linea con le indicazioni fornite al Capital Markets Day.
PROGETTO FINO: LA CARTOLARIZZAZIONE DI UNICREDIT
Il board di Unicredit ha poi approvato l’implementazione del Progetto FINO, ora nella fase esecutiva con l’obiettivo che si concluda nel 2017. Con tale progetto Unicredit intende accelerare la riduzione dell’ammontare lordo delle esposizioni deteriorate.
L’operazione di riduzione del profilo di rischio relativa ad un portafoglio di sofferenze pari a 17,7 miliardi di euro sarà realizzata attraverso una cartolarizzazione. Con questa operazione l'istituto di Mustier cederà entro il secondo semestre del 2017 a Pimco e Fortress, in primis, una tranche verticale maggioritaria di crediti. L'intera dismissione è attesa si concluda nel corso del Piano Strategico.