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Come funziona l’aumento di capitale della Popolare di Sondrio

Riprendiamo l’analisi elaborata per altre precedenti ricapitalizzazioni e operiamo una simulazione sulla base delle possibilità a disposizione di chi era già azionista a inizio aumento di capitale

di Mauro Introzzi 17 giu 2014 ore 16:36
Lo scritto seguente non intende fornire alcun consiglio d’investimento, ma indicare alcune modalità operative nell'ambito dell’operazione di aumento di capitale della Popolare di Sondrio.

Come funziona l’aumento di capitale della Popolare di Sondrio?
Riprendiamo l’analisi elaborata per altre precedenti ricapitalizzazioni e operiamo una simulazione sulla base delle possibilità a disposizione di chi era già azionista a inizio aumento di capitale.
Logicamente, la scelta è tra aderire all’aumento di capitale o meno.

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PARTECIPARE ALL’AUMENTO DI CAPITALE DELLA POPOLARE DI SONDRIO
Il primo giorno di aumento di capitale, lo scorso lunedì 9 giugno, dal prezzo ufficiale della Popolare di Sondrio è stato “estratto” un diritto (quindi assegnato gratuitamente agli azionisti), che rappresenta l’opzione (per l’azionista) di partecipare all’aumento di capitale alle condizioni stabilite.
Così l'azionista potrà sottoscrivere 3 nuove azioni ogni 8 diritti posseduti, pagando i nuovi titoli 3 euro per azione. Esercitando tutti i diritti a disposizione la quota del singolo azionista nel capitale dell’istituto non sarà diluita (il peso della partecipazione del socio in rapporto al totale del capitale non scenderà). Contestualmente l’azionista si è visto assegnare un’azione gratuita ogni 10 possedute. Queste azioni gratuite sono prive del diritto di opzione e pertanto non danno diritto a partecipare all’offerta.

NON PARTECIPARE ALL’AUMENTO DI CAPITALE DELLA POPOLARE DI SONDRIO
Logicamente chi non vuole incrementare il proprio impegno nel capitale della Popolare di Sondrio può decidere di non partecipare all’aumento di capitale, cedendo sul mercato i diritti che gli sono stati assegnati. Tali diritti sono contrattati come fossero una normale azione.
Tuttavia, a differenza delle azioni, i diritti hanno una scadenza. Nell’operazione di ricapitalizzazione della Popolare di Sondrio l’ultimo giorno di contrattazione dei diritti è il 27 giugno.
ATTENZIONE, però! In questo caso gli operatori consigliano di vendere i diritti senza aspettare gli ultimi giorni di contrattazione degli stessi, sedute caratterizzate da volatilità molto elevata.
A questo proposito, nel supplemento al prospetto informativo, l’istituto ha segnalato che gli azionisti che decidessero di non sottoscrivere l’offerta per la parte di loro competenza e nel caso di integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, subirebbero una diluizione massima della loro partecipazione pari al 25,24% sul capitale ordinario.

PARTECIPARE PARZIALMENTE ALL’AUMENTO DI CAPITALE POPOLARE DI SONDRIO
Ma esistono anche numerose opzioni intermedie. Ovvero si può vendere una parte dei diritti e utilizzare la somma incassata per acquistare le nuove azioni, esercitando i diritti rimasti in portafoglio.

PARTECIPARE ALL’AUMENTO DI CAPITALE POPOLARE DI SONDRIO, ESEMPI NUMERICI
Proviamo a chiarire maggiormente il quadro con alcuni esempi numerici.
Un investitore che aveva in carico 1.000 azioni ordinarie della Popolare di Sondrio a 5,37 euro (questo prezzo di chiusura di venerdì 6 giugno) si è trovato lunedì mattina con 1.100 azioni in carico a 4,404 euro (le 1.000 precedentemente in portafoglio e le 100 gratuite) e 1.000 diritti a 0,5265 euro. Considerando le azioni gratuite, quindi, fino a questo momento l’operazione per l’azionista è neutrale.
Come ricordato, le opzioni a disposizione sono tre.
- Cedere i propri diritti, sulla base del prezzo dei titoli sul mercato, diluendo la propria partecipazione.
- Utilizzare i 1.000 diritti per sottoscrivere 375 azioni (1.000/8 * 3) a un prezzo unitario di 3 euro, che equivale a una spesa aggiuntiva di 1.125 euro. A fine aumento di capitale l’azionista avrà in portafoglio 1.475 azioni con un prezzo che sarà risultate dalla media ponderata dei due acquisti.
- L’ultima opzione comprende innumerevoli possibilità è può essere considerata la via di mezzo delle precedenti. Un’alternativa è quella di vendere 500 diritti ed esercitare i restanti 500 diritti, sottoscrivendo 187 nuove azioni. In questo modo una parte della spesa di 561 euro (187 * 3 euro) può essere coperta con la somma incassata dalla vendita dei diritti.
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