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Aumento di capitale Fondiaria: chi lo sottoscriverà

Premafin e la sua controllata Finadin Finanziaria di Investimenti hanno contestualmente eseguito, per la propria quota di competenza, l'aumento di capitale di Fondiaria-SAI

di Edoardo Fagnani 20 lug 2012 ore 17:05
Alcuni azionisti di Fondiaria hanno comunicato il formale impegno a sottoscrivere l’aumento di capitale.

Ieri Unipol ha comunicato che Premafin e la sua controllata Finadin Finanziaria di Investimenti hanno contestualmente eseguito, per la propria quota di competenza, l'aumento di capitale di Fondiaria-SAI, sottoscrivendo 339.541.776 azioni ordinarie di nuova emissione della compagnia assicurativa, a un prezzo unitario di emissione pari a un euro. Premafin ha finanziato questa operazione utilizzando le risorse raccolte con l’aumento di capitale riservato a Unipol.
La stessa Unipol si è impegnata nei confronti di Fondiaria SAI a sottoscrivere integralmente le nuove azioni di risparmio di categoria B, rivenienti dall’aumento di capitale di Fondiaria-SAI eventualmente rimaste inoptate all’esito dell’offerta in borsa, per un controvalore massimo pari a 181,8 milioni di euro. A fronte di questo impegno, Fondiaria-SAI corrisponderà a Unipol una commissione complessiva pari al 4,80% del controvalore dell'impegno di sottoscrizione.

L'operazione non dovrebbe avere problemi a essere completata. Oltre all'impegno dei principali azionisti a sottoscrivere la quota di competenza, Fondiaria ha costituito un consorzio bancario coordinato da Barclays Bank, Credit Suisse Securities, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura International, UBS, Unicredit Bank, che si è impegnato a sottoscrivere le azioni eventualmente rimaste inoptate al termine dell'operazione. Il contratto di garanzia prevede il riconoscimento di una commissione pari al 4,8% del controvalore del rischio di mercato complessivamente assunto dal consorzio. Inoltre, è previsto che sia corrisposta una commissione di strutturazione per un ammontare massimo di 24 milioni di euro.
Nel contratto sono previste specifiche clausole che danno facoltà di recesso ai coordinatori al ricorrere di alcuni eventi. Tra le clausole che potrebbero fare venire meno questo impegno vi è anche il downgrade del debito sovrano dell'Italia ovvero del rating della società ovvero la revisione al ribasso delle prospettive di tali rating.

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