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Aumento di capitale Banca Carige, previsioni e stime del piano al 2019

Banca Carige, in questi giorni alle prese con un aumento di capitale, ha raccolto nel prospetto informativo a corredo dell’operazione le sue previsioni sul futuro

di Mauro Introzzi 12 giu 2015 ore 10:10

Banca Carige, in questi giorni alle prese con un aumento di capitale da 850 milioni di euro, ha raccolto nel prospetto informativo a corredo dell’operazione le sue previsioni sul futuro più prossimo

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BANCA CARIGE: IL PIANO INDUSTRIALE (LINEE GUIDA)
Nel mese di marzo 2015 Banca Carige, nel recepire le direttive della Banca Centrale Europea a seguito del comprehensive assessment, ha approvato il piano industriale a copertura degli anni compresi tra il 2015 e il 2019.

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carige_1Secondo quanto indicato dalla stessa Carige il piano si inserisce nel quadro di misure realizzate nei mesi scorsi dal management e riprende, rafforzandole, le linee della strategia di turnaround avviata nel 2014 e finalizzate a riportare il gruppo nella tradizione di solida banca commerciale del territorio per famiglie ed imprenditori, focalizzata sulle regioni a maggior potenziale nel nord e centro Italia e con un profilo di rischio ridotto attraverso una migliore gestione del credito.

BANCA CARIGE: LE LINEE DI INTERVENTO DEL PIANO INDUSTRIALE

Le principali linee di intervento individuate dalla direzione della società per il perseguimento della sua strategia attengono al rafforzamento della base patrimoniale ed al presidio della liquidità, al rilancio dei ricavi, al riequilibrio del rischio di credito, all’efficientamento della macchina operativa e alle azioni straordinarie per accelerare il turnaround.

BANCA CARIGE: IL PIANO INDUSTRIALE (DATI PREVISIONALI)

Il piano industriale punta a un utile netto consolidato per l’esercizio 2017 pari a 95 milioni di euro. La posta dovrebbe attestarsi a quota 208 milioni di euro nell’esercizio 2019. Nel 2014 l’ultima riga del conto economico evidenziava un rosso di 617 milioni.
Il margine di intermediazione (di 721 milioni nel 2014, dovrebbe salire a 888 milioni nel 2017 e a 1,05 miliardi nel 2019 mentre il rapporto costi/entrate (il cosiddetto cost/income ratio) dovrebbe scendere dall’85% del 2014 al 63% (nel 2017) e al 54% (nel 2019) grazie a costi operativi che dovrebbero scendere dai 613 milioni del 2014 a 570 del 2019 passando per i 563 del 2017.

Dal punto patrimoniale le attese parlando di una raccolta diretta commerciale a quota 20,5 miliardi nel 2017 e 23,2 miliardi nel 2019 (dai 19,2 miliardi del 2014) e una raccolta indiretta di 23,8 miliardi nel 2017 e 26 miliardi nel 2019) dai 20,9 miliardi del 2014).
Il Common Equity Tieri (CET) 1 Ratio sarà pari,
nelle attese della società, al 12% sia nel 2017 che nel 2019 dall’8,4% dell’anno scorso.

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