Aumento capitale Unicredit, come saranno impiegati i proventi
L'aumento di capitale di Unicredit permetterà al gruppo di incamerare risorse fresche per circa 13 miliardi di euro. Ma come sarà impiegato questo denaro dall'istututo guidato da Jean Pierre Mustier
di Mauro Introzzi 8 feb 2017 ore 15:35L'aumento di capitale di Unicredit permetterà al gruppo di incamerare risorse fresche per circa 13 miliardi di euro. O meglio, 12,5 miliardi circa considerando le spese imputabili all'operazione. Ma come sarà impiegato questo denaro? Si tratta di un'informazione importante per decidere se partecipare o meno alla ricapitalizzazione. Vediamo, ricorrendo alle informazioni presenti nella documentazione a corredo dell’aumento di capitale, le motivazioni che hanno spinto la banca ad aumentare la sua dotazione di capitale e come saranno impiegati i proventi dell’aumento di capitale di Unicredit.
AUMENTO CAPITALE UNICREDIT, SOMMA INCASSATA
I vertici dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier hanno precisato che le risorse derivanti dall’operazione, in caso di integrale sottoscrizione delle azioni offerte e al netto delle spese, sono stimate pari a circa 12,5 miliardi. La nota di sintesi della società evidenzia come l’ammontare complessivo delle spese è stimato in circa massimi 500 milioni di euro. In questo mezzo miliardi di euro ci sono spese per consulenza, spese vive e delle commissioni di garanzia calcolate nella misura massima.
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L’AUMENTO DI CAPITALE UNICREDIT A SUPPORTO DEL PIANO
Secondo quanto si legge nei documenti relativi all’offerta, l’operazione di aumento di capitale è finalizzata a supportare il piano strategico al 2019, costituendone una delle principali azioni. L’operazione consentirà il mantenimento dei requisiti patrimoniali del gruppo stesso a seguito dell’implementazione delle altre azioni del piano e di allinearsi alle migliori “Global systemically important institution” europee (le cosiddette ”G-SII Europe”). Queste istituzioni, in base ai dati dei primi 9 mesi dell’anno, vantano un CET1 ratio (fully loaded) medio pari al 13,1%.
UNICREDIT, IMPATTO DELL’AUMENTO SUL CET1 E OBIETTIVO A FINE PIANO
Secondo i prospetti informativi del gruppo il contributo dell’aumento di capitale in termini di CET1 ratio è stimato in 345 punti base al 30 settembre 2016. Tale contributo è finalizzato a controbilanciare gli impatti negativi derivanti da “Progetto Fino” e “Progetto Porto”. Dalle due operazioni di pulizia di bilancio dovrebbe derivare una variazione complessiva in diminuzione del CET1 pari a 223 punti base.
Il piano al 2019 indica per il CET1, il Common equity tier 1 ratio (fully loaded), un obiettivo a fine periodo al 12,5%, in crescita sostanziale dal 10,8% del 30 settembre 2016.
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LE AZIONI DEL PIANO DA SOSTENERE CON L’AUMENTO DI CAPITALE
L’operazione mira a consentire a Unicredit di sostenere gli impatti negativi di alcune azioni previste nel piano strategico. Esse sono:
- la contabilizzazione di rettifiche nette su crediti (funzioni di una nuova strategia di gestione dei crediti deteriorati e della cessione di un portafoglio di crediti deteriorati attraverso una operazione di cartolarizzazione) pari a circa 8,1 miliardi;
- la contabilizzazione di costi di integrazione per un importo complessivo pari a circa 1,7 miliardi di euro, finalizzati a finanziare l’uscita dal gruppo di circa 5.600 dipendenti;
- di fronteggiare alcune ulteriori svalutazioni su poste dell’attivo patrimoniale per un importo complessivo stimato pari a 1,4 miliardi di euro.
AUMENTO UNICREDIT, COME SARÀ IMPIEGATA LA LIQUIDITÀ A BREVE E MEDIO TERMINE
Secondo quanto indicato dalla stessa società, nell’immediato la liquidità riveniente dall’aumento di capitale verrà utilizzata da un lato per ridurre la raccolta netta in strumenti di pronti contro termine effettuata sul mercato e dall’altro impiegata in strumenti di mercato monetario.
In una prospettiva di medio termine, tale fonte permanente di finanziamento verrà parzialmente utilizzata anche per sostenere l’evoluzione attesa dell’attività commerciale.