NAVIGA IL SITO

Aumento capitale Trevi Fin: rischi dell'operazione

Il prospetto dell'aumento di capitale di Trevi Fin evidenzia diverse tipologie di rischi: quelli legati all’emittente e quelli connessi al settore in cui l’emittente opera

di Mauro Introzzi 30 ott 2014 ore 16:48

Anche il prospetto che correda l’aumento di capitale di Trevi Fin, come ogni documento legato a questa tipologia di operazioni, contiene una corposissima sezione legata ai rischi. L’argomento è delicato e nei prospetti informativi si pecca spesso e volentieri – per ovvi motivi - di molta prudenza. Ai limiti dell’eccesso.
Come al solito il prospetto evidenzia diverse tipologie di rischi: quelli legati all’emittente e quelli connessi al settore in cui l’emittente opera. Analizziamo quelli maggiormente degni di nota.

TUTTO SULL’OPERAZIONE: Aumento capitale Trevi Fin, caratteristiche dell’operazione

trevifinFATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE: STIMA DI COSTI E TEMPI SULLE COMMESSE, ENTITA’ DEGLI ORDINI, DEBITO, RINNOVO DI CONTRATTI DI PERFORAZIONI E CONTENZIOSI
Il gruppo lavora principalmente su commessa, sulla base di contratti a prezzo fisso. La capacita del gruppo di stimare correttamente i costi previsti per l’esecuzione della commessa incide così in misura rilevante sui relativi margini. Nonostante l’esperienza del gruppo nello stimare i costi per commessa non è possibile escludere che i costi effettivi differiscano, anche in modo significativo, da quelli originariamente stimati.
Il gruppo è anche esposto al rischio che alcuni ordini o commesse inseriti nel portafoglio lavori siano ridotti nel loro ammontare.
Tra i rischi citati ci sono poi quelli legati all’indebitamento esistente che a fine giugno era superiore al mezzo miliardi di euro. L’esposizione è via via cresciuta nel tempo, dai 400 milioni di fine 2012 ai 443 milioni di fine 2013 per arrivare ai 534,7 milioni di euro della fine del primo semestre 2014. Il prospetto dell’aumento di capitale segnala che l’innalzamento dell’indebitamento nel primo semestre dell’anno e stato causato principalmente da un aumento dei debiti finanziari correnti. Tale aumento e in larga parte legato alle necessita di finanziamento del capitale circolante in particolare della divisione Drillmec che nei primi sei mesi dell’anno e stato impegnato nella produzione e nell’assemblaggio di numerosi impianti di perforazione petrolifera con consegna e pagamento previsti nell’ultimo trimestre 2014.
Tra i rischi meritori di citazione ci sono anche quelli connessi al mancato rinnovo di contratti di perforazione.
Attualmente la divisione Petreven ha in attività 17 impianti di perforazione in America Latina (Venezuela, Argentina, Colombia, Peru e Cile). Si tratta di investimenti molto onerosi e qualora il gruppo non fosse in grado di rinnovare i contratti esistenti o di stipulare nuovi contratti a termini vantaggiosi per gli impianti si potrebbero determinare effetti negativi rilevanti sull’attività e sulle prospettive nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo.
Infine merita menzione anche l’entità dei contenziosi in essere. L’ammontare complessivo del petitum relativo ai contenziosi pendenti o minacciati è quantificato dal gruppo in 30,8 milioni di euro.

FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE IN CUI TREVI FIN OPERA: LIVELLO DEGLI INVESTIMENTI, COMPETITIVITA’ DEL SETTORE E CONDIZIONI METEO AVVERSE
In termini di rischi legati al settore di appartenenza il gruppo cita quello derivante dalla diminuzione degli investimenti nelle infrastrutture e nel settore Oil & Gas, un comparto caratterizzato da un andamento ciclico. Una fase negativa del mercato potrebbe causare un deterioramento dei risultati della società.
Rischioso anche l’alto grado di competitività dell’ambiente in cui il gruppo opera, un mercato altamente competitivo nei quali il prezzo dei servizi e dei prodotti offerti costituisce uno dei fattori determinanti per vedersi assegnare commesse o aggiudicare ordini.
Infine un rischio decisamente poco controllabile, quello delle condizioni metereologiche!
Nella lista dei rischi viene evidenziato come le attività delle divisione servizi fondazioni e perforazioni sono fortemente influenzate dalle condizioni climatiche dei siti. Condizioni climatiche avverse e disastri naturali possono comportare la sospensione o l’interruzione delle attività sui siti, danni e perdita di attrezzature e macchinari, evacuazione immediata del personale, cancellazione di commesse e elevati costi per ripristinare lo stato originario del sito. Rischi che comunque possono essere coperti con speciali clausole assicurative.

PER APPROFONDIRE: Trevi Fin, come funziona l'aumento di capitale

Tutte le ultime su: aumento trevi , trevi
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.