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Cattolica Assicurazioni, le prospettive della società

L’aumento di capitale di Cattolica Assicurazioni è finalizzato principalmente a finanziare la realizzazione del piano industriale al 2017 presentato contestualmente

di Mauro Introzzi 20 nov 2014 ore 11:29

L’aumento di capitale di Cattolica Assicurazioni è finalizzato principalmente a finanziare la realizzazione del piano industriale al 2017, presentato – non a caso - contestualmente alla ricapitalizzazione stessa.

CATTOLICA ASSICURAZIONI: LINEE GUIDA DEL PIANO AL 2017

Nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale si legge che il piano vuole mantenere le caratteristiche di solidità che contraddistinguono il gruppo ed allo stesso tempo rafforzare il suo posizionamento sul mercato italiano, accelerando il percorso di crescita e di trasformazione industriale in atto.

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cattolica-assicurazioni3A tal fine il gruppo intende proseguire nella strategia di valorizzazione delle relazioni di collaborazione con la propria rete di agenti e con le banche partner. Inoltre, il gruppo non esclude di cogliere opportunità di crescita per linee esterne qualora si manifestino.

Le sei direttrici secondo le quali in gruppo intende perseguire la propria strategia sono:
- Crescita profittevole del business Danni, con la difesa dell’eccellenza tecnica nel business auto;
- Leadership nel comparto Agroalimentare tramite lo sviluppo del potenziale assicurativo del settore;
- Sviluppo di Vita, Previdenza e Welfare attraverso un focus su prodotti avanzati;
- Eccellenza distributiva e trasformazione digitale con la valorizzazione della centralità del cliente e del servizio ai distributori;
- Efficienza operativa e produttività con la semplificazione di strutture, processi e organizzazione e forte investimento su tecnologie e persone;
- Nuovi approcci alla gestione di capitale e finanza, ottimizzando redditività e solidità patrimoniale.

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PIANO CATTOLICA ASSICURAZIONI: TARGET AL 2017
Complessivamente il piano prevede  il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- incremento della raccolta premi complessiva al 2017, che dovrebbe raggiungere circa 5,8 miliardi di euro, di cui circa 2,4 miliardi di raccolta nel Ramo Danni e circa 3,4 miliardi di raccolta nel Ramo Vita;
- un consolidamento della presenza del gruppo nel settore agroalimentare, con un volume di premi in crescita sino a 500 milioni di euro circa nel 2017;
- un incremento del portafoglio medio di agenzia, da 1,7 a 2,1 milioni nel 2017;
- un combined ratio in miglioramento da 93,5% nel 2013 a circa il 93% nel 2017;
- un incremento di redditività del settore assicurativo Ramo Vita, con un rapporto fra utile netto Vita e riserve tecniche Vita che dovrebbe migliorare da circa 0,2% nel 2013 a circa 0,4% nel 2017;
- un livello sostanzialmente invariato dei costi operativi a circa 281 milioni di euro;
- garanzia del profilo di rendimento degli attivi, ponderato sul rischio;
- un valore di Return on Equity (RoE), assumendo l’esito positivo del previsto Aumento di Capitale, pari al 2017 a circa il 9%.

In sintesi il piano prevedrebbe di raggiungere nel 2017 un utile netto di 209 milioni di euro
, di cui 139 milioni relativi al settore assicurativo Ramo Danni e 70 milioni relativi al settore assicurativo Ramo Vita.

Il Piano d’Impresa 2014-2017 prevede come target che il margine di solvibilità del Gruppo (calcolato secondo la normativa vigente Solvency I) sia superiore al 160% del Margine di Solvibilità Regolamentare quale obiettivo alla fine dell’arco temporale di piano. A fine giugno questo valore era pari al 145%. L’esito positivo dell’aumento di capitale consentirà di raggiungere subito dopo l’operazione un margine di solvibilità pari a circa il 195% del Margine di Solvibilità Regolamentare.
I dati previsionali del Piano non assumono operazioni di crescita per acquisizioni.

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