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Arte: le fondazioni, principale mecenate privato in Italia

74 fondazioni bancarie analizzate da “Il Giornale dell’Arte”, nel 2007, hanno erogato 430 milioni di euro per l’arte e la cultura. Una cifra ingente ed importante per il settore, che deriva dai ricavati dell’investimento del patrimonio delle fondazioni stesse, che nel 2006 secondo ACRI era di 47 miliardi di euro (per 88 fondazioni).

di Mauro Introzzi 29 dic 2008 ore 11:14
antohOpera a cura di www.antoh.com

di Antonio Mansueto, responsabile gruppo di lavoro beni culturali AIAF

74 fondazioni bancarie analizzate da “Il Giornale dell’Arte”, nel 2007, hanno erogato 430 milioni di euro per l’arte e la cultura. Una cifra ingente ed importante per il settore, che deriva dai ricavati dell’investimento del patrimonio delle fondazioni stesse, che nel 2006 secondo ACRI era di 47 miliardi di euro (per 88 fondazioni). Ottima cifra se raffrontata, ad esempio, col totale incasso di musei e monumenti pubblici italiani: circa 106 milioni di euro nel 2007 (di cui la metà provenienti dagli scavi di Pompei e dalla zona Colosseo/Foro romano). Triste raffrontarla invece con i tagli annunciati dal governo per il settore Cultura: ben 1.300 milioni di euro, proprio mentre il Ministro della Cultura Sandro Bondi aveva definito inaccettabile che l’Italia destinasse a questo settore solo lo 0,28% del bilancio dello Stato.

A confronto, le 143 fondazioni di diritto civile analizzate da “Il Giornale dell’Arte” hanno speso circa 70 milioni di euro. Ma, in questo caso, le fonti sono per il 12% le stesse fondazioni bancarie, per il 35% risorse pubbliche, e per il 33% donazioni di privati. Spesso si tratta di fondazioni operative, che gestiscono collezioni museali.

La spesa delle fondazioni bancarie è invece una risorsa viva che si aggiunge a ciò che investe lo Stato. Si può aggiungere che le fondazioni bancarie non sono completamente specializzate, quindi erogano anche a settori di utilità sociale, ricerca scientifica, etc. Ma la tendenza è scegliere due o tre settori in cui intensificare gli sforzi. Le erogazioni del settore arte e cultura sono in gran parte delle fondazioni tra il 25 e il 50% delle erogazioni complessive. A livello aggregato ACRI informa che nel 2006 le erogazioni per arte e cultura erano la prima voce per importo e corrispondevano al 30,7% del totale delle erogazioni.

9 fondazioni bancarie hanno erogato più di dieci milioni di euro. Eccole.
· Fondazione Cariplo, 52,5 milioni
· Fondazione CR Verona, Vicenza, Belluno, Ancona, 51,1 milioni
· Fondazione MPS, 35,7 milioni
· Fondazione CRT, 32,2 milioni
· Compagnia Sanpaolo, 31,3 milioni
· Fondazione CR Bologna, 30 milioni
· Ente CR Firenze, 22,8 milioni
· Fondazione CR Padova, Rovigo, 15,1 milioni
· Fondazione CR Modena, 13,7 milioni.

Le erogazioni delle fondazioni sono destinate quasi interamente alle provincie e alle regioni di appartenenza. La mappa delle regioni “felici” è quindi fin troppo chiara e non si smentisce se si esaminano le tante fondazioni che meritoriamente erogano tra uno e 10 milioni di euro. Dal nord al sud si va a scendere vertiginosamente. Da poco l’Acri ha istituito, col contributo di Compagnia di Sanpaolo, la Fondazione per il Sud, ma è prematuro immaginarne i risultati.

Le fondazioni bancarie sono quindi il più importante “mecenate” privato dell’arte e della cultura in Italia.

La Fondazione Cariplo, in particolare, quest’anno ha vinto anche l’Oscar di Bilancio della categoria, e, nel grande mare dei meriti che ha, sta ovviando ad un piccolo neo. Col progetto Artgate cerca di rendere fruibile la propria collezione di opere d’arte, tra cui 780 dipinti, 118 sculture, 52 oggetti e arredi di epoche varie tra il primo secolo dopo Cristo e la seconda parte del 1900. Primo passo sarà renderle disponibili liberamente online. Ma ciò, lungi dal restare un progetto virtuale, genera normalmente una grande crescita di richiesta di prestiti gratuiti delle opere e quindi una maggiore interrelazione con l’esterno.
Fatto puntualmente verificato per la collezione di Intesa Sanpaolo Spa.

Sul tema vorrei lanciare uno spunto di discussione (che potete commentare in calce all'articolo): secondo voi è pensabile l'adozione, in Italia, del sistema per defiscalizzare le erogazioni alla cultura dei privati attualmente in uso, con pieno successo, in America?

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