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Api, il petrolio spinge i conti

Tassi di crescita elevati per Api negli ultimi tre esercizi. La società ha beneficato dell'incremento del prezzo del greggio e del parallelo miglioramento del margine di raffinazione. Qualche difficoltà nei primi tre mesi del 2006 da punto di vista della redditività. Il management di Api ha considerato anomalo questo risultato.

di La redazione di Soldionline 13 giu 2006 ore 08:49

Nella tabella seguente sono evidenziati i risultati finanziari di Api relativi al triennio 2003-2005.

Dati in milioni di euro
(Fonte: Api)
Esercizio 2005
(proforma)
Esercizio 2005
Esercizio 2004
Variazione
2005/2004
Esercizio 2003
Variazione
2004/2003
Fatturato
3446.93
2603.10
1618.87
60.8%
1404.73
15.2%
EBITDA (Margine Operativo Lordo)
386.19
254.83
139.66
82.5%
107.40
30.0%
EBITDA Margin
11.2%
9.8%
8.6%
1.2%
7.6%
1.0%
EBIT (Risultato Operativo)
241.18
170.52
82.07
107.8%
55.48
47.9%
EBIT Margin
7.0%
6.6%
5.1%
1.5%
3.9%
1.2%
Utile Netto
104.75
96.17
50.47
90.6%
10.78
368.3%
Margin
3.0%
3.7%
3.1%
0.6%
0.8%
2.3%



Fatturato
Tassi di crescita elevati per Api negli ultimi tre esercizi. La società ha beneficato dell'incremento del prezzo del greggio e del parallelo miglioramento del margine di raffinazione.
Nel 2005 Api ha fatturato 2,6 miliardi di euro, in aumento del 60,8% rispetto agli 1,62 miliardi dell'esercizio precedente. Nel 2003 il giro d'affari del gruppo era stato di poco superiore agli 1,4 miliardi. I vertici dell'azienda hanno fornito anche il dato proforma dei ricavi, comprensivi del contributo di IP e di Api Energia acquistate nel 2005, ma consolidate per l'intero esercizio. In questo caso il giro d'affari sarebbe stato di quasi 3,5 miliardi.
La crescita del fatturato è stata confermata anche nel primo trimestre del 2006. Nella prima parte dell'anno il fatturato di Api si è attestato a 822 milioni di euro, in aumento di quasi l'80% rispetto agli stessi mesi del 2005.

Redditività
Molto buono il trend di crescita della redditività negli ultimi tre anni. Api ha beneficiato dell'incremento del margine di raffinazione.
Il margine operativo lordo è passato dai 107,4 milioni di euro del 2003 ai 140 milioni dell'anno seguente, per sfiorare i 255 milioni nel 2005. Il dato proforma evidenzia un margine operativo lordo di oltre 326 milioni di euro. In calo, invece, l'Ebitda nel primo trimestre del 2006. Il management di Api ha considerato anomalo questo risultato. I vertici della società hanno ricordato che nei primi tre mesi del 2006 c'è stata la manutenzione ordinaria dell'impianto di raffinazione di Falconara (durata un mese) e la manutenzione straordinaria dell'impianto di generazione. A questo si è aggiunta una contrazione dei margini di raffinazione, tornati, comunque, a crescere nel mese di aprile. Di conseguenza, nel primo trimestre del 2006 il margine operativo lordo si è ridotto del 79,3%, scendendo a 12 milioni.
Stessa tendenza per il risultato operativo, che è salito dai 55,5 milioni del 2003 ai 170,5 milioni dello scorso anno (241,2 milioni il dato proforma). Nel primo semestre, invece, l'Ebit si è azzerato.
Non fa eccezione a questa tendenza il risultato netto. L'utile del 2005 è stato pari a 96,2 milioni di euro (104,8 milioni il dato proforma) che si confronta con i 50,5 milioni del 2004 e i 10,8 milioni del 2003. Api ha beneficiato del miglioramento della redditività e della riduzione del tax rate, passato dal 57% del 2003 al 41% dello scorso anno. Deludente il risultato netto nel primo trimestre, negativo per quasi 6 milioni di euro.

Struttura patrimoniale
Al 31 marzo 2006 (ultimo dato ufficiale a disposizione) l'indebitamento finanziario netto di Api ammontava a 857,1 milioni di euro, che si confrontano con gli 887 milioni di fine 2005 e con i 357,5 milioni di fine 2004. Nel prospetto informativo, i vertici della società hanno precisato che il peggioramento nel corso del 2005 è stato determinato quasi integralmente dal consolidamento del debito di Api Energia.
Nel dettaglio, a fine marzo, Api disponeva di risorse liquide per 89,5 milioni a cui vanno aggiunti oltre 44 milioni vincolati per le attività di project financing. L'esposizione a breve nei confronti degli istituti bancari ammontava a 343,5 milioni, mentre i debiti con scadenza superiore ai 12 mesi erano pari a circa 647 milioni. Il management ha precisato che la vita media del debito è vicina ai 5 anni e che due terzi dello stesso è coperto da eventuali variazioni dei tassi di interesse.
Nel prospetto informativo Api ricorda che l'esposizione finanziaria del gruppo verso Capitalia a fine 2005 ammontava a circa 136 milioni di euro. Non va trascurato che la banca romana agisce da coordinatore dell'offerta, e da sponsor del collocamento della società.

Tabella - Posizione finanziaria netta di Api al 31 marzo 2006
Dati in milioni di euro
(Fonte: Api)
31 marzo 2006
31 dicembre 2005
31 dicembre 2004
31 dicembre 2003
Disponibilità liquide
89.48
106.20
22.88
37.88
Disponibilità vincolate da project financing
44.23
32.80
0.00
0.00
Finanziamenti passivi a breve
-343.50
-434.22
-242.66
-225.51
Finanziamenti passivi da controllante
0.00
-10.56
-10.22
-50.27
Finanziamenti passivi a medio-lungo termine
-647.31
-581.31
-127.49
-171.85
Indebitamento finanziario netto
-857.10
-887.08
-357.49
-409.74

Al 31 marzo il patrimonio netto di Api ammontava a 378,6 milioni di euro, che si confrontano con i 382,3 milioni di tre mesi prima. La contrazione l'effetto del risultato negativo contabilizzato nel primo trimestre del 2006.

Cash flow
I dati relativi al flusso di cassa sono riferiti al primo trimestre del 2006 e all'intero 2005.
Nei primi tre mesi del 2006 Api ha generato, dall'attività operativa, un flusso di cassa di 70,1 milioni di euro, mentre nell'intero 2005 questa voce era positiva per quasi 125 milioni di euro.
Sempre nel primo trimestre l'attività di investimento ha assorbito risorse per 51 milioni di euro, mentre nell'intero 2005 il cash flow era stato negativo per oltre 237 milioni di euro. Il management ha ricordato che queste grandezze sono coerenti con la necessità di finanziare gli elevati investimenti programmati per il biennio 2005-2006. Inoltre, nel 2005 si è avuta un'uscita di cassa straordinaria per oltre 186 milioni di euro, dovuta all'acquisizione della rete di distribuzione IP e di Api Energia, al netto della cassa acquisita.
Nel primo trimestre l'attività di finanziamento ha assorbito risorse per quasi 36 milioni di euro, mentre nell'intero 2005 aveva generato circa 196 milioni di euro. Il valore positivo dello scorso anno è giustificato dall'accensione di nuovi finanziamenti per 52 milioni e dalla variazione positiva dei crediti/debiti finanziari a breve per 137 milioni. In questo modo Api è stata capace di finanziare la politica dei dividendi, che ha comportato una spesa complessiva di 60 milioni di euro.

Tabella - cash flow di Api
Dati in milioni di euro
(Fonte: Api)
31 marzo 2006
Esercizio 2005
Esercizio 2004
Esercizio 2003
Liquidità generata da gestione operativa
70.13
124.91
136.51
95.31
Disponibilità generate da attività di investimento
-50.94
-237.29
-68.14
-79.15
Disponibilità generate da attività finanziarie
-35.91
195.70
-83.59
1.28
Variazione liquidità
-16.72
83.32
-15.21
17.45




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