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Ansaldo, Seat e TiMedia: soci di minoranza contro le fusioni (La Repubblica)

di Mauro Introzzi 21 ago 2015 ore 09:07 Le news sul tuo Smartphone

borsa-italianaSecondo La Repubblica a Piazza Affari ci sarebbe in corso una rivolta di azionisti grandi e piccoli per difendere diritti di minoranze in alcune importanti operazioni. Per esempio i soci risparmio di Telecom Italia Media dopo l’assemblea della scorsa primavera hanno alzato la voce - e le pretese economiche - rispetto al concambio offerto dalla capogruppo Telecom Italia per la fusione tra le 2 società
In Seat Pagine Gialle i grandi hedge fund che hanno il 27,4% delle ordinarie hanno chiesto un cambio ai vertici del gruppo mentre i piccoli soci di risparmio - esclusi dall’Opa - hanno provato, con scarso successo, a farsi riconoscere un dividendo.
Diverso è il caso di Pirelli, dove ChemChina e la Camfin di Marco Tronchetti Provera hanno lanciato un’Opa su ordinarie e rnc al prezzo di 15 euro. Peccato che dall’annuncio dell’offerta le ordinarie abbiano sempre trattato sopra questo prezzo.
Malumori pure tra gli azionisti di minoranza di Ansaldo Sts: sostengono che nella cessione di Ansaldo Sts e Ansaldo-Breda ad Hitachi Finmeccanica non avrebbe dovuto praticare uno sconto su Sts per rendere più vantaggiosa la vendita di Breda, società indebitata e poco rdditizia.

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