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Anno nuovo - bond nuovi: Unicredit, IntesaSanpaolo e Beni Stabili

Il nuovo anno, e il raffreddarsi delle tensioni sui mercati obbligazionari, ha spinto alcune società quotate a Piazza Affari ad emettere nuovi bond destinati agli investitori istituzionali

di Mauro Introzzi 9 gen 2013 ore 12:41
Il nuovo anno, e il raffreddarsi delle tensioni sui mercati obbligazionari, ha spinto alcune società quotate a Piazza Affari ad emettere nuovi bond. Strumenti non destinati alla clientela retail del pubblico indistinto ma a quella istituzionale. Vediamo le caratteristiche delle emissioni di Unicredit, IntesaSanpaolo e Beni Stabili.

QUOTAZIONI BTP

Unicredit ha lanciato nelle scorse ore una nuova emissione di obbligazioni garantite a 7 anni per un ammontare di un miliardo di euro. L'operazione ha riscontrato un forte interesse da parte degli investitori, con richieste superiori ai 6 miliardi di euro. La partecipazione degli oltre 300 investitori è stata caratterizzata da ampia diversificazione geografica e tipologia. La domanda è pervenuta principalmente da Germania/Austria (37%) e Italia (18%), ma anche da Francia (15%), UK/Irlanda (11%) e Benelux (6%). L'emissione è stata distribuita a diverse categorie di investitori istituzionali quali fondi (54%), banche (30%) e assicurazioni (12%).
L'emissione pagherà una cedola pari a 2,75%, con un prezzo di emissione pari a 99,796%, pari a un rendimento equivalente a 150 punti base al di sopra del tasso swap di pari scadenza e circa 95 punti base inferiore al rendimento BTP di pari durata al momento del lancio.

Emissione obbligazionaria anche per l’altro big del credito italiano, IntesaSanpaolo. L’istituto ha lanciato una duplice emissione obbligazionaria senior per un totale di 3,5 miliardi di dollari destinata esclusivamente ai mercati americano e canadese. Si tratta di due bond a tasso fisso: il primo, con scadenza a 3 anni, per 2 miliardi di dollari e il secondo, con scadenza a 5 anni, per 1,5 miliardi di dollari.
I bond hanno raccolto ordini per circa 11 miliardi di dollari, con oltre 430 ordini complessivamente ricevuti tra le due tranche. Le richieste sono arrivate da investitori nord-americani (per circa il 75%), EMEA (per circa il 17%), asiatici (per circa il 5%) e latino-americani (per circa il 3%).
Per quanto riguarda il titolo a 3 anni, la cedola semestrale è pari al 3,125% per anno, mentre il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,966%. Di conseguenza, il rendimento a scadenza è del 3,137% annuo e lo spread totale per l’investitore è pari al rendimento del titolo di stato americano a 3 anni, maggiorato di 275 punti base. Per quanto riguarda, invece, il titolo a 5 anni, la cedola semestrale è pari al 3,875% per anno, mentre il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,851%. Di conseguenza, il rendimento a scadenza è del 3,908% annuo e lo spread totale per l’investitore è pari al rendimento del titolo di stato americano a 5 anni, maggiorato di 310 punti base.

Bond anche per Beni Stabili.
La società immobiliare ha emesso obbligazioni convertibili per un importo complessivo pari a 150 milioni di euro (che potrà essere aumentato sino a 175 milioni) scadenza a 5 anni, e una cedola fissa del 3,375% per anno. Il prezzo iniziale di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della società sarà pari a 0,5991 euro ma sarà aggiustato in riduzione per tenere conto di distribuzioni di dividendi effettuate dalla società in ogni periodo di 12 mesi successivi alla data di emissione del prestito obbligazionario, per importi eccedenti gli 0,022 euro per azione.
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