NAVIGA IL SITO

Anche TerniEnergia debutta con un balzo (+21,2%)

Il prezzo era stato fissato al punto minimo della forchetta di prezzo (1,3-1,7 euro) indicata in fase di sottoscrizione delle azioni. Il management ha deciso di ridurre a 4 milioni l’ammontare dei titoli offerti.

di Edoardo Fagnani 25 lug 2008 ore 18:00

Dopo il brillante debutto di Enervit a Piazza Affari, oggi è stato il giorno dell’esordio di TerniEnergia al segmento Expandi. La società, attiva nel settore del fotovoltaico e dell’eolico, ha replicato la performance della società alimentare, terminando la prima seduta con un balzo del 21,2% a 1,575 euro, rispetto al valore di collocamento di 1,3 euro. Il prezzo era stato fissato al punto minimo della forchetta di prezzo (1,3-1,7 euro) indicata in fase di sottoscrizione delle azioni.

Il collocamento di TerniEnergia era riservato agli investitori istituzionali. La società ha comunicato che in fase di sottoscrizione le richieste sono stati pari a 6,2 milioni di titoli, rispetto ai 6 milioni di azioni offerte in fase di IPO. Tuttavia, il management ha deciso di ridurre a 4 milioni l’ammontare dei titoli offerti. I vertici hanno giustificato questa scelta con l’attuale situazione dei mercati e con l’obiettivo di
favorire l'andamento del titolo post quotazione. Per lo stesso motivo TerniEnergia ha deciso ridurre da 900mila a 300mila azioni l’ammontare della greenshoe riservata ai collocatori. Il management della società ha precisato che sono arrivate richieste per i titoli da 16 investitori istituzionali italiani e 2 operatori stranieri.

Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione iniziale di TerniEnergia si è attestata a poco più di 31 milioni di euro.
Prendendo in esame i risultati realizzati nel 2007 e la capitalizzazione iniziale, il rapporto tra prezzo e utile netto è di poco superiore a 180. Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla differenza tra capitalizzazione stimata e posizione finanziaria netta al momento della quotazione) e margine operativo lordo si collocherebbe a 33. L’Ev/Ebit, invece, è di poco superiore a 37. I multipli della società sono molto elevati in termini assoluti e sono coerenti con tassi di crescita sostenuti nei prossimi esercizi. Nel prospetto informativo i vertici di TerniEnergia hanno confrontato questi numeri con i multipli calcolati per alcune società internazionali (in prevalenza tedesche) attive nel settore delle energie rinnovabili. Il p/e medio di queste aziende si attesta intorno a 52, mentre l’Ev/Ebitda medio di queste società è pari a 23. Tra le società prese come riferimento c’è anche l’italiana Kerself, quotata al segmento Expandi di Borsa Italiana. La società evidenzia un p/e di 112 e un Ev/Ebitda di 24.

Con il collocamento TerniEnergia è riuscita a raccogliere nuova liquidità per 5,2 milioni di euro, al lordo dei costi di quotazione.
I vertici della società hanno ricordato che queste risorse serviranno per finanziare i progetti di crescita del gruppo, considerando che il momento è molto favorevole per il settore del fotovoltaico, ma al tempo stesso occorrono elevati capitali per sostenere gli attuali tassi di crescita dell’azienda. Il management di TerniEnergia
intende proseguire nella sua strategia di sviluppo di accrescere e consolidare la propria posizione di operatore focalizzato nelle energie rinnovabili. L’azienda avrà un occhio di riguardo per le attività di realizzazione di impianti fotovoltaici e di produzione di energia da fonte fotovoltaica. Tuttavia, i vertici non trascureranno le opportunità di espansione nel settore dell’energia eolica.

Tutte le ultime su: ternienergia , ipo
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.