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Analisi Tecnica - S&P/Mib, possibile correzione a breve

Nella seduta di ieri l’S&P/Mib, dopo un breve ritracciamento, ha registrato un nuovo massimo in area 14.500 punti, non distante dal livello di chiusura. Ora l’S&P/Mib si troverà di fronte all’importante test dei 15.000 punti, che potrebbe permettere la chiusura del gap lasciato aperto lo scorso 2 marzo e, successivamente, favorire un ritracciamento dell’indice in area 14.000-14.200.

di Egidio Mariella 19 mar 2009 ore 14:17
Nella seduta di ieri l’S&P/Mib, dopo un breve ritracciamento, ha registrato un nuovo massimo in area 14.500 punti, non distante dal livello di chiusura. Dopo la breve pausa di inizio settimana, l’indice italiano sembra dunque aver ripreso il movimento rialzista iniziato dopo il minimo del 6 marzo; la ripresa delle quotazioni è coincisa anche con un ritorno dei volumi sui livelli medi di periodo: la giornata di ieri si è infatti conclusa con 272.000 contratti scambiati e un controvalore totale circa pari a 1,97 miliardi. Ora l’S&P/Mib si troverà di fronte all’importante test dei 15.000 punti, che potrebbe permettere la chiusura del gap lasciato aperto lo scorso 2 marzo e, successivamente, favorire un ritracciamento dell’indice in area 14.000-14.200.

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Per quanto riguarda i singoli titoli, si segnalano le situazioni di A2A, Eni e Tenaris.
A2A ha concluso la seduta di ieri con un’inside candle che, considerando anche l’ulteriore riduzione di volatilità che si è registrata nella prima parte della seduta odierna, potrebbe precedere l’inizio di un nuovo movimento. I livelli-chiave sono quelli individuati dalla candela del 17 marzo (1,031-0,971 euro): un eventuale breakout rialzista potrebbe proiettare i prezzi in area 1,10 euro; in caso contrario, il titolo potrebbe invece ritracciare verso i precedenti minimi.
Situazione simile per Eni, su cui è in atto un’interessante fase di contrazione. La seduta di ieri e quella di oggi registrano infatti una graduale riduzione della volatilità e dei volumi che accompagnano la figura. Le probabilità sono a favore di una rottura ribassista, in grado di spingere i prezzi in area 12,60 euro; una rottura rialzista potrebbe invece riportare i prezzi in area 14 euro.
Dopo il rialzo iniziato il 4 marzo, Tenaris ha iniziato una breve pausa a ridosso dell’importante soglia dei 7 euro, registrando un costante calo dei volumi. Il range di riferimento è delimitato dai 6,865 euro al ribasso e dai 7,33 euro al rialzo, livelli che, se violati, potrebbe spingere i prezzi rispettivamente in area 6,40 o in area 7,80.
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