FTSEMib: il pericolo dell’abitudine
Quali le opportunità, i rischi, i pericoli, le prospettive, i comportamenti giusti e quelli sbagliati del 2024? In questo lungo primo articolo dell’anno lo scopriremo e lo leggeremo insieme.
di Fabio Pioli 8 gen 2024 ore 10:54Di Fabio Pioli, trader professionista, ideatore di Miraclapp, la più grande piattaforma del reddito extra
Ci eravamo lasciati l’anno scorso con l’attesa di una qualche volatilità che riguardasse il mercato italiano (vedi articolo: “FTSEMib: volatilità in entrata”).
Ebbene, seppure sull’indice FTSEMib e sul suo future questa attesa volatilità non ci sia stata, non si può dire atrettanto sui singoli titoli tanto che la capacità oscillatoria degli stessi ha permesso di aprire e chiudere uno short in utile su BancoBPM sia di fare altrettanto ma nella direzione opposta (long) su ENI. Tutto con probabilità superiore al 90%.
Quindi la capacità oscillatoria esiste in questo periodo e perdurerà sicuramente nella prima parte del 2024 fornendo opportunità e (per chi si trovasse dalla parte sbagliata) rischi.
Opportunità e rischi che vanno soppesati bene (e più sotto daremo una lista delle azioni da fare e di quelle da non fare per navigare nel modo giusto nelle acque del nuovo anno) perché di scogli e secche in questo mare ce ne sono molti.
Se l’anno scorso l’errore da evitare era quello di vendere troppo presto i titoli, a inizio 2024 il risparmiatore si trova in una situazione molto più pericolosa: rischia di essersi abituato al rialzo e all’assenza di oscillazioni negative. Si è abituato bene e non si ricorda che i mercati non sono costruiti apposta per lui.
Il 2023 invece è stato facile e questo porta ad un duplice inghippo: da un lato chi ha i titoli che sono saliti, non appena essi dovessero scendere è pronto a ricomprarli; dall’ altro, chi si trova con i titoli in perdita perché non ha visto che il loro trend era virato al ribasso è restio a venderli perché pensa che il trend rialzista coinvolgerà anche i titoli che non vi hanno precedentemente partecipato.
Cosa accomuna questi due atteggiamenti? La sottostima o addirittura non considerazione del rischio. Molto pericoloso.
Analizzato quindi il clima psicologico di questo inizio d’anno e prima di arrivare al comportamento corretto da tenere (che è esattamente l’opposto di quello che il piccolo risparmiatore si appresta a fare) vediamo dove graficamente si trova il mercato italiano.
Come si vede da Figura 1 il trend è rialzista sia in un contesto di breve sia in un contesto di lungo periodo. Ma i prezzi sono anche alti.
Fig 1. Future FTSEMib – Grafico settimanale
Inoltre, sebbene non sia chiaro dalla forma del grafico dove ci troviamo (potremmo essere in onda 3 (intermedia) (Figura 2) oppure in onda 5 finale (Figura 3), ad esempio), quello che è chiaro è che non siamo all’inizio di un movimento.
Fig 2. Future FTSEMib – Grafico settimanale
Fig 3. Future FTSEMib – Grafico settimanale
E ancora, espandendo il grafico ad un periodo mensile (ogni candela un mese), potremmo essere usciti piuttosto che non usciti da un laterale di 12 anni (Figura 4) con le grosse opportunità e viceversa i forti rischi che ciò bilateralmente comporta.
Fig 4. Future FTSEMib – Grafico mensile
Quindi, mettendo insieme tutti i pezzi, il comportamento da tenere è talmente facile che lascia sempre stupiti come il risparmiatore faccia spesso esattamente il contrario.
Ciò che è giusto fare è:
- non comprare: non si compra in alto, si compra in basso
- non mettersi short: non ci si mette contro trend perché ci si metterebbe dalla parte opposta a quella giusta (e questo lo hanno fatto molti piccoli risparmiatori nel 2023)
- non vendere i titoli in portafoglio che sono in trend rialzista: si verrebbe tagliati fuori se il mercato finalmente dimostrasse, tramite oscillazioni giornaliere consecutive da +3%, +4%, +5%, di essere uscito al rialzo dal laterale di Figura 4. Diamola questa opportunità al mercato, no? Perché negargliela?
- vendere assolutamente e non tenere per nessuna ragione al mondo quei titoli che non sono in trend rialzista (anche questo errore è stato fatto da molti nel 2023: hanno venduto quello che saliva ma hanno mantenuto, sostenendo rischi elevatissimi, quello che scendeva)
- vendere l’indice italiano solo se diventa ribassista (ossia se rompe (con una certa opportuna forma che denota l’inversione di trend) il supporto di 30.100 punti
- resistere alla tentazione di comprare in automatico qualora i titoli “buoni” dovessero scendere a prezzi “buoni”. Ricordatevelo: può essere questo l’errore principe del 2024: dare libero sfogo alla forza dell’abitudine e non capire che tali titoli non risaliranno più. Bisogna invece capire prima se il supporto tiene oppure no
Insomma, anche questo nuovo anno ci divertiremo. Auguri a tutti di un ottimo 2024
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