FTSEMib: qualche speculazione
C’è speculare e speculare. Vediamo, con riferimento all’indice FTSEMib e ai titoli che lo compongono, cosa significa farlo nella maniera giusta.
di Fabio Pioli 27 mag 2024 ore 11:05Di Fabio Pioli, trader professionista, ideatore di Miraclapp, la più grande piattaforma del reddito extra
Nell’articolo della settimana scorsa (“FTSEMib: è il paese dei balocchi?”), tra le altre cose, si era messo in evidenza come probabilmente, dal punto di vista dell’analisi, si possa verosimilmente essere in onda 5 di 5 ossia nella sotto onda finale del rialzo.
Ora, in questo articolo, si vuole andare oltre nella speculazione (ricordiamo che il significato della parola speculare è riflettere) andando più addentro nell’analisi per finire nel distinguere tra cattiva speculazione e buona speculazione; quali sono i rischi che può comportare la prima e gli atteggiamenti che può indurre e quali sono le positività legate alla seconda.
Vogliamo dunque divertici a speculare? Facciamolo.
L’analisi tecnica, ripetiamolo, direbbe che siamo in onda 5 di 5 (Figura 1).
Fig 1. Future FTSEMib – Grafico settimanale
Ma dove saremmo precisamente all’interno di questa sotto onda (numero 5 di 5) finale?
Usando la lente di ingrandimento (ossia passando ad un grafico giornaliero) potremmo essere in questo momento in onda 5 di 5 di 5, come reso graficamente in Figura 2, mancando dunque all’appello solo l’ultima gamba della sotto onda finale Fig 2. Future FTSEMib – Grafico giornaliero
Tutto chiaro, tutto bello quindi? No manca qualcosa.
Cosa manca? Manca che tutta questa “speculazione” non deve indurre all’azione.
Agire in base all’analisi significa infatti (già detto molte volte) agire in base alle idee, proprie o di altri (se l’analisi è quella di altri, ad esempio); non è agire in base all’oggettività.
L’oggettività infatti non dice quello che ho descritto più sopra.
Ve lo dimostro. Elliott ammette non solo la versione che ho riportato (onda 5 di 5 di 5) ma ammette anche la seguente (Figura 3).
Fig 3. Future FTSEMib – Grafico giornaliero
In base ad essa potremmo non essere in onda 5 di 5 di 5 ma solo in onda 3 di 5 di 5: mancherebbero ancora onda 3 da finire, poi onda 4 e poi ancora onda 5.
E questa è solo una delle infinite (e quando dico infinite intendo infinite) versioni che ci possono essere.
Quindi, tornando per concludere al discorso introduttivo, è bello speculare ma bisogna farlo bene. Pensare a dove andrà il mercato è farlo male.
Speculare significa, come già detto, infatti, ragionare. Per ragionare bene occorre avere in mano i fatti. I fatti principali sono due: chi compra qui rischia troppo (onda finale); chi vende qui lo fa contro trend.
Cosa inviterà ad agire in base ai fatti? Non comprare (generalmente parlando, perché ci sono titoli come ENI, Italgas e Telecom Italia TIM, solo per citarne alcuni, che possono essere monitorati al rialzo) rimarrà giusto e doveroso. Occorrerà dunque, monitorando i supporti, lasciare che siano i vari altri titoli che, rompendoli, generino un loro proprio trend negativo. A quel punto l’agire corretto dovrà essere mettersi short su tali titoli.
Insomma: la fine del rialzo non è decretata dalle nostre idee ma è decretata dai livelli di supporto dei titoli e dalla loro rottura.
Solo questo è speculare nella maniera giusta.
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