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AllStars, il caso LandiRenzo

Il recente collocamento di LandiRenzo è stato uno dei temi più interessanti ma anche controversi di queste ultime settimane. Il valore del titolo si trova abbondantemente al di sotto dei 4 euro del prezzo di collocamento. A questo punto, cosa devono aspettarsi gli azionisti della società?

di La redazione di Soldionline 13 ago 2007 ore 11:00

L'AllStars non fa eccezione ai ribassi che hanno caratterizzato le principali piazze finanziarie internazionali e ha chiuso la settimana con un forte ribasso. Tra il 6 e il 10 agosto l'indice di riferimento ha lasciato sul terreno il 4,65% a 17.336 punti. Con questo scivolone l'AllStars ha ridotto al 2,3% il rialzo da inizio anno.

Il recente collocamento di LandiRenzo è stato uno dei temi più interessanti ma anche controversi di queste ultime settimane.

Come molti lettori e azionisti della società, attiva nel settore dei sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL e a metano per autotrazione, sapranno
il valore del titolo si trova abbondantemente al di sotto dei 4 euro del prezzo di collocamento. Alla chiusura di venerdì (3,292 euro), LandiRenzo evidenziava una flessione del 17,7% rispetto all'esordio, avvenuto alla fine di giugno.
Il calo del titolo fino a oggi, è stato continuo. La società è riuscita a salire solo nella settimana del debutto. In quella ottava il titolo era riuscito a guadagnare quasi il 7%. Poi per gli azionisti sono state solo delusioni. Nelle settimane successive LandiRenzo non è più riuscita a chiudere un'ottava con il segno più.

Quello che ha suscitato le maggiori perplessità tra gli investitori è stato il fatto che in fase di sottoscrizione i titoli erano andati letteralmente a ruba, lasciando presupporre un forte interesse per la società.
Nel dettaglio, la domanda per i titoli di LandiRenzo era stata pari a 365,8 milioni di azioni, contro un'offerta limitata a 40 milioni di titoli (46 milioni se si include la greenshoe riservata ai collocatori e completamente esercitata nei giorni seguenti al collocamento). In pratica, per ogni titolo offerto, LandiRenzo aveva ricevuto richieste per 9 azioni.
Solitamente, alla luce di una richiesta di queste dimensioni, la performance delle matricole è di tutt'altro segno. Solo per fare un esempio, molti ricorderanno l'esordio spumeggiante di Eurotech a Piazza Affari.

Inoltre, i multipli di bilancio iniziali non erano eccessivamente elevati rispetto a quelli dei principali concorrenti. Sulla base del prezzo di collocamento, la capitalizzazione iniziale di LandiRenzo era stata di 450 milioni di euro. Sulla base di questo dato e dei risultati realizzati nel 2006 il rapporto tra prezzo e utile netto si attestava a 27. Il rapporto tra Enterprise Value (dato dalla somma tra capitalizzazione e posizione finanziaria netta stimata al termine del collocamento) e margine operativo lordo del 2006 era di 13. Nel prospetto informativo i vertici del gruppo avevano confrontato questi numeri con i multipli delle principali aziende italiane e internazionali attive nel settore della componentistica per autoveicoli, focalizzandosi su quelle caratterizzate da tassi di crescita consistenti. Il p/e di queste società oscillava tra 18 e 34, mentre l'Ev/Ebitda era compreso tra 8 e 23.

LandiRenzo non è stata neppure fortunata. Il debutto della società è avvenuto quando i principali indici non avevano subito la pesante correzione avvenuta nelle ultime settimane. Lo stesso indice di riferimento per la società, l'AllStars, nel periodo di permanenza di LandiRenzo a Piazza Affari, ha perso quasi il 10%.

A questo punto, cosa devono aspettarsi gli azionisti della società? I dati del primo semestre hanno fornito qualche indicazione sull'andamento operativo di LandiRenzo. Nel dettaglio, la società ha chiuso i primi sei mesi del 2007 con ricavi per 74,7 milioni di euro, in aumento del 4,4% rispetto al dato della prima metà del 2006. Il margine operativo lordo è cresciuto di oltre il 10% a 17,1 milioni di euro, portando la marginalità dal 21,6% al 22,8%. L'utile netto, invece, è rimasto invariato a 9,2 milioni di euro. Nel solo secondo trimestre LandiRenzo ha mostrato un calo del fatturato e dell'utile netto, mentre il margine operativo lordo e il risultato operativo sono cresciuti. Al 30 giugno la posizione finanziaria netta del gruppo era positiva per 47,3 milioni di euro, rispetto al rosso di 7,4 milioni di inizio anno. Il miglioramento è da imputare principalmente agli introiti incassati con la quotazione.

Tuttavia, l'attuale fase dei mercati azionari, caratterizzata da una forte volatilità e da una scarsa attenzione per i fondamentali delle aziende, potrebbe influire sull'andamento del titolo, almeno nel breve periodo. Su un arco temporale più lungo, invece, il mercato dovrebbe tornare a guardare con maggiore attenzione alla crescita dell'azienda. Quindi, i prossimi trimestri saranno importanti per capire se LandiRenzo rispetterà le indicazioni strategiche anticipate dal management nel corso del collocamento.

- Tabella - I 5 migliori e i 5 peggiori titoli della settimana al TechStar

I migliori 5
della settimana...
...e i peggiori 5
della settimana
Tas
+6.15%
Buongiorno
-17.10%
Datalogic
-0.05%
Digital Bros
-15.02%
I.Net
-0.27%
Acotel
-14.30%
BB Biotech
-0.29%
Esprinet
-7.49%
Cad It
-1.44%
It Way
-7.46%


- Tabella - I 5 migliori e i 5 peggiori titoli della settimana allo Star
I migliori 5
della settimana...
...e i peggiori 5
della settimana
Poltrona Frau
+1.62%
Prima Industrie
-18.83%
Trevisan Cometal
+1.01%
Cembre
-17.50%
Aeffe
+0.77%
Cremonini
-15.16%
Interpump
+0.55%
Fidia
-14.20%
Targetti Sankey
+0.18%
Guala Closures
-13.57%
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