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Addio a Friedman, padre del monetarismo

Milton Friedman si è spento ieri all’età di 94 anni. E’ stato il padre del monetarismo, la teoria amica del libero mercato e acerrima nemica dell’inflazione.

di Rocki Gialanella 17 nov 2006 ore 11:03
L'economista Milton Friedman è morto ieri in un ospedale di San Francisco a causa di un arresto cardiaco. Friedman è stato conosciuto a livello mondiale per la sua teoria sul monetarismo, elaborata negli anni sessanta come reazione alle teorie di Keynes. Friedman era un convinto sostenitore della maggiore efficienza del libero mercato rispetto al controllo statale. Per la sua teoria ha ricevuto il Premio Nobel per l'economia nel 1976.

Il monetarismo individua nell'inflazione la sua maggiore preoccupazione che, a giudizio di Friedman, è un problema strettamente monetario. Secondo la sua teoria, l'inflazione viene alimentata dalla presenza di una quantità di denaro in circolazione superiore a quella indicata sia dalle riserve di valuta della Banca Centrale sia dal tasso di crescita dell'attività economica generale di un paese. Per evitare che esista più denaro in circolazione rispetto a quello necessario, Friedman propose che l'offerta monetaria dovesse crescere ad una percentuale fissa, costante e inamovibile, e che tale offerta fosse allineata costantemente alla crescita registrata dal paese nel lungo termine (nel breve termine sarebbe impossibile dar vita ad una simile operazione).

Le teorie monetariste furono utilizzate in un primo momento dai governi conservatori guidati da Ronald Reagan e Margareth Tatcher, e in generale dalla maggior parte degli ultimi governatori che si sono alternati alla guida della Federal Reserve. Alan Greenspan, l'uomo che ha guidato la Fed per un lungo periodo di tempo prima di Bernanke, ha dichiarato che Friedman è stato un riferimento nella sua vita professionale per oltre cinquanta anni.

Paul Volcker, il governatore che ha preceduto Greenspan, è stato il primo a ricorrere alle teorie monetariste di Friedman per controllare l'inflazione (che, ricordiamolo, era superiore al 14,9% nel 1980). La dinamica dei prezzi al consumo si ridusse al 6,8% in due anni e si mantenne al di sotto del 5% nei successivi quindici anni (coincidendo con uno dei cicli economici di maggior crescita per l'economia statunitense, dal 1991 al 2001).

Friedman è stato membro del Partito Repubblicano e consulente economico di Richard Nixon e Ronald Reagan. L'economista è stato molto criticato per il suo viaggio in Cile nel 1975, due anni dopo il colpo di stato che portò al potere il generale Pinochet. Negli ultimi anni, Friedman ha aiutato Bush ad elaborare la riforma del welfare. Infine, in uno dei suoi interventi ha parlato del probabile fallimento dell'euro nel lungo periodo.


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