Abaxbank: momento difficile per Procomac
Fase negativa per Procomac e per le società di tutto il settore di riferimento, che nell’ultimo trimestre del 2004 hanno risentito della pressione sui prezzi e dell’aumento dei costi delle materie prime. In difficoltà anche i due principali competitors Sidel-Tetra e Krones. Gli analisti di Abaxbank, in vista del futuro delisting della società dal listino, consigliano di aderire all’OPA che dovrebbe avvenire a 3,5 euro circa.
di La redazione di Soldionline 27 gen 2005 ore 14:36
Profilo societario
Il gruppo Procomac opera dal 1979 nel settore beverage ed è leader mondiale nella produzione di impianti asettici per l'imbottigliamento di bevande, con oltre 50 linee installate.
L'azienda progetta e costruisce impianti per il trattamento di vino, succhi di frutta, thè e latte, dotati di sofisticati controlli microbiologici dell'ambiente di riempimento.
Con un fatturato che nel 2003 ha superato i 146 milioni di euro ed un gruppo di oltre 700 dipendenti, Procomac è attiva tra Italia e estero attraverso 8 stabilimenti, 6 società e quattro uffici di rappresentanza. Vanta inoltre un ampia rete di procacciatori d'affari.
La società è quotata sulla borsa di Milano, ma attualmente le azioni sono soggette a partire dal settembre dello scorso anno, ad un'offerta pubblica d'acquisto (OPA) finalizzata al delisting.
Dati di bilancio
Procomac si trova ad operare in un settore, quello dell'impiantistica per il beverage, che attualmente si presenta particolarmente negativo e difficile per l'azienda italiana stessa e per tutti i principali competitors.
Da quanto risulta dalle relazioni trimestrali delle maggiori aziende del comparto, risulta infatti che l'influenza della pressione sui prezzi esercitata dalla concorrenza e l'aumento dei costi delle materie prime, hanno gravato in maniera significativa sui recenti risultati.
Sia Sidel-Tetra che Krones, leaders nel settore dell'impacchettamento, sono dovute ricorrere a misure di contenimento per passare il momento critico (Sidel-Tetra ha dovuto ridurre di 570 unità il suo organico mentre Krones ha avviato trattative con i sindacati per ridurre i costi del lavoro).
L'ultimo trimestre ha quindi visto una conferma del trend negativo, che ha visto l'azienda registrare costi maggiori dei profitti ed una perdita a livello di margine operativo lordo (EBITDA) di 5,4 milioni di euro.
La perdita ha inoltre raggiunto i 9 milioni di euro a livello di risultato operativo consolidato (EBIT), rendendo necessario un piano di ristrutturazione dell'azienda.
I ricavi si sono attestati nei primi nove mesi a 90,2 milioni di euro mentre dal punto di vista patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 giugno, grazie anche agli introiti dell'operazione di IPO, si chiude con un debito netto di 37,6 milioni di euro, contro i 47,1 milioni di debito del 2003.
Valutazione
Gli analisti di Abaxbank ritengono che gli elementi chiave che hanno pesato sull'andamento del titolo sono principalmente la competizione molto serrata da Tetrapak e Krones (che ha influito in maniera negativa sulla dinamica dei prezzi), ed il rinvio degli investimenti in impianti da parte di clienti, decisione determinata soprattutto da un andamento dei consumi non favorevole.
Attualmente è stato nominato un nuovo amministratore delegato, con esperienza in situazioni di ristrutturazione aziendale: il nuovo piano prevede un ritorno al break-even operativo intorno al 2006.
Infine per quanto riguarda l'OPA che dovrebbe avvenire a un prezzo di circa 3,5 euro per azione, in linea con il prezzo di IPO, il consiglio degli esperti della banca d'affari è quello di aderire all'offerta.
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L'azienda progetta e costruisce impianti per il trattamento di vino, succhi di frutta, thè e latte, dotati di sofisticati controlli microbiologici dell'ambiente di riempimento.
Con un fatturato che nel 2003 ha superato i 146 milioni di euro ed un gruppo di oltre 700 dipendenti, Procomac è attiva tra Italia e estero attraverso 8 stabilimenti, 6 società e quattro uffici di rappresentanza. Vanta inoltre un ampia rete di procacciatori d'affari.
La società è quotata sulla borsa di Milano, ma attualmente le azioni sono soggette a partire dal settembre dello scorso anno, ad un'offerta pubblica d'acquisto (OPA) finalizzata al delisting.
Dati di bilancio
Procomac si trova ad operare in un settore, quello dell'impiantistica per il beverage, che attualmente si presenta particolarmente negativo e difficile per l'azienda italiana stessa e per tutti i principali competitors.
Da quanto risulta dalle relazioni trimestrali delle maggiori aziende del comparto, risulta infatti che l'influenza della pressione sui prezzi esercitata dalla concorrenza e l'aumento dei costi delle materie prime, hanno gravato in maniera significativa sui recenti risultati.
Sia Sidel-Tetra che Krones, leaders nel settore dell'impacchettamento, sono dovute ricorrere a misure di contenimento per passare il momento critico (Sidel-Tetra ha dovuto ridurre di 570 unità il suo organico mentre Krones ha avviato trattative con i sindacati per ridurre i costi del lavoro).
L'ultimo trimestre ha quindi visto una conferma del trend negativo, che ha visto l'azienda registrare costi maggiori dei profitti ed una perdita a livello di margine operativo lordo (EBITDA) di 5,4 milioni di euro.
La perdita ha inoltre raggiunto i 9 milioni di euro a livello di risultato operativo consolidato (EBIT), rendendo necessario un piano di ristrutturazione dell'azienda.
I ricavi si sono attestati nei primi nove mesi a 90,2 milioni di euro mentre dal punto di vista patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 giugno, grazie anche agli introiti dell'operazione di IPO, si chiude con un debito netto di 37,6 milioni di euro, contro i 47,1 milioni di debito del 2003.
Valutazione
Gli analisti di Abaxbank ritengono che gli elementi chiave che hanno pesato sull'andamento del titolo sono principalmente la competizione molto serrata da Tetrapak e Krones (che ha influito in maniera negativa sulla dinamica dei prezzi), ed il rinvio degli investimenti in impianti da parte di clienti, decisione determinata soprattutto da un andamento dei consumi non favorevole.
Attualmente è stato nominato un nuovo amministratore delegato, con esperienza in situazioni di ristrutturazione aziendale: il nuovo piano prevede un ritorno al break-even operativo intorno al 2006.
Infine per quanto riguarda l'OPA che dovrebbe avvenire a un prezzo di circa 3,5 euro per azione, in linea con il prezzo di IPO, il consiglio degli esperti della banca d'affari è quello di aderire all'offerta.
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