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A Piazza Affari hanno prevalso le vendite: bene la galassia Unipol

La compagnia assicurativa ha beneficiato delle indicazioni positive di Goldman Sachs. Qualche buona performance tra i bancari. Prese di beneficio su Tiscali. In ripresa Prysmian

di Edoardo Fagnani 26 feb 2014 ore 17:37
Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con gli indici in frazionale ribasso. Ieri il governo guidato da Matteo Renzi ha ottenuto la fiducia anche dalla Camera dei Deputati con 378 voti a favore e 200 contrari. Riflettori ancora accesi sulle aste di titoli di stato italiani. Oggi il Tesoro ha collocato un BOT con scadenza semestrale per un ammontare di 8,5 miliardi di euro: il rendimento del titolo stato fissato allo 0,455%. In forte rialzo la galassia Unipol, che ha beneficiato delle indicazioni positive di Goldman Sachs. Qualche buona performance tra i bancari. Prese di beneficio su Tiscali. In ripresa Prysmian, dopo lo scivolone subito ieri, in seguito alla diffusione dei risultati del 2013.
Il FTSEMib ha registrato una flessione dello 0,37% a 20.398 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,28% a 21.746 punti. Variazioni frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,34%) e il FTSE Italia Star (-0,11%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,15 miliardi di euro, rispetto agli 1,97 miliardi di ieri. Su 329 titoli trattati, 158 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 159. Invariate le restanti dodici azioni.
L’euro si è portato a 1,365 dollari. L’oro è sceso a 1.325 dollari.

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Unipol ha registrato un balzo del 9,05% a 5,195 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. Goldman Sachs ha iniziato la copertura sulla compagnia assicurativa e ha inserito l’azienda nella propria lista di titoli da acquistare con convinzione, sulla base di un target price di 5,85 euro. Indicazione simile da Equita sim, che ha alzato il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie e privilegiate di Unipol, portandolo rispettivamente a 6,06 euro e a 5,36 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto su entrambe le categorie di azioni.
Sempre Goldman Sachs ha iniziato la copertura su UnipolSAI (+2,54% a 2,424 euro) con un target price di 2,7 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni, apprezzando la storia di ristrutturazione della compagnia. Indicazione simile da Equita sim, che ha aumentato da 2,46 euro a 2,47 euro il prezzo obiettivo su UnipolSAI. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Qualche spunto tra i bancari.
Il Banco Popolare è salito dell’1,6% a 1,523 euro. L’istituto ha comunicato che è stato iscritto, presso il Registro delle Imprese di Verona, il progetto di fusione per incorporazione di Creberg e di Banca Italease. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto la posizione corta sul Banco Popolare, portandola dal 2,22% al 2,03%. La stessa società di investimento ha ridotto lo “short” sulla Popolare di Milano (+0,19% a 0,541 euro), portandolo dallo dall’1,05 allo 0,78%.
Giornata negativa per Unicredit (-1,1% a 5,84 euro). Il Sole24Ore ha scritto che il prossimo 11 marzo, insieme ai conti del 2013, l’istituto presenterà il suo piano industriale, che conterrà i target al 2018 e le proiezioni al 2020. Il focus delle prossime strategie dell'istituto sarà su imprese, crediti deteriorati e multicanalità.
Chiusura negativa per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è sceso dello 0,39% a 0,1806 euro. In rosso anche IntesaSanpaolo (-0,89% a 2,216 euro).

Sono scattate le prese di beneficio su Tiscali (-0,63% a 0,079 euro), dopo il rally registrato nelle ultime sedute. Nelle ultime due settimane il titolo ha quasi raddoppiato le proprie quotazioni. Il prezzo delle azioni è passato dagli 0,0422 euro di mercoledì 5 febbraio agli 0,795 euro della chiusura di ieri.

Eni invariata a 17,48 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno tagliato da 17,8 euro a 17,3 euro il target price sul cane a sei Zampe, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Ancora una giornata positiva per Saras (+0,8% a 1,26 euro).

Enel ha perso lo 0,96% a 3,71 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, nei prossimi giorni il colosso elettrico presenterà il nuovo piano industriale. In particolare, il business plan dovrebbe prevedere cessioni per un ammontare di 4 miliardi di euro entro la fine del 2014. Il quotidiano finanziario ha ricordato che nel corso dell’estate Enel procederà all’emissione di un bond ibrido per un ammontare nell’ordine del miliardo di dollari. Intanto, la controllata spagnola Endesa ha terminato il 2013 con un utile netto di 1,88 miliardi di euro, un risultato migliore rispetto agli 1,74 miliardi stimati dagli analisti.
Terna ha ceduto lo 0,22% a 3,694 euro. La società ha comunicato che, nell'ambito della realizzazione delle attività non tradizionali del gruppo, la controllata Terna Plus ha sottoscritto un accordo per l'acquisizione di Tamini Trasformatori. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio su Terna. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 3,75 euro.

A2A è scesa dello 0,06% a 0,9075 euro. Banca Akros ha migliorato il rating sull’azienda lombarda e ora consiglia di accumulare le azioni in portafoglio, in seguito alla riduzione del debito nel corso del 2013. Gli esperti hanno anche alzato da 0,85 euro a un euro il prezzo obiettivo. La stessa banca d’affari ha incrementato da 1,6 euro a 2,1 euro il target price su Hera (+0,38% a 1,85 euro), migliorando ad “Accumulate” il giudizio, sulle prospettive di una forte crescita della redditività nei prossimi esercizi. Sempre Banca Akros ha aumentato da 0,9 euro a 1,5 euro il target price su Iren (-0,32% a 1,233 euro) e ora consiglia l’acquisto delle azioni. Banca Akros positiva anche su Acea (+0,05% a 9,43 euro). Gli analisti hanno alzato da 8,8 euro a 11 euro il prezzo obiettivo sulla società romana, stimando un tasso di crescita medio del 5,5% del margine operativo lordo nel periodo 2012/2016. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

Pronta ripresa per Prysmian (+2,93% a 18,95 euro), dopo il forte calo subito ieri. Nel corso della conference call a commento dei risultati del 2013 il numero uno della società, Valerio Battista, ha anticipato che l’esercizio in corso potrebbe chiudersi con una crescita organica nel fatturato nell’intorno del 3%. Dopo la diffusione dei risultati del 2013 Kepler Cheuvreux ha alzato da 19,3 euro a 20,8 euro il target price su Prysmian. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, anche se hanno limato la stima sul margine operativo lordo per il 2014, mentre hanno confermato la previsione sul 2015. Al contrario, Banca Akros ha limato il prezzo obiettivo su Prysmian, portandolo da 21 euro a 20,5 euro. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni. Jp Morgan, invece, ha limato le stime sull’utile per azione della società per il biennio 2014/2015, anche se ha confermato il prezzo obiettivo di 20,5 euro e il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

Fiat Chrysler ha guadagnato l’1,91% a 7,74 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno migliorato il giudizio sul gruppo del Lingotto, portandolo ad “Outperform” (farà meglio del mercato), sulla base di un nuovo target price di 9 euro. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno anche incrementato le stime finanziarie relative al triennio 2014/2016.

Seduta positiva per Beni Stabili (+3,33% a 0,6365 euro). Gli analisti di Barclays hanno incrementato da 0,62 euro a 0,89 euro il prezzo obiettivo sulla società immobiliare. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Al contrario, Exane ha peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il rating su Beni Stabili, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo da inizio 2014. Tuttavia, gli esperti hanno aumentato da 0,48 euro a 0,55 euro il target price.

Spunti importanti al segmento STAR.
Da segnalare il forte rialzo di La Doria (+12,2% a 5,26 euro). Oggi la società ha presentato alla comunità finanziaria i target del piano industriale per il triennio 2014/2016.
Tesmec ha registrato una flessione del 5,55% a 0,834 euro. La società ha terminato lo scorso esercizio con ricavi per circa 113 milioni di euro, rispetto ai 119,8 milioni del 2012. La marginalità si è collocata intorno al 17%, valore che si confronta con il 20,3% dell'esercizio precedente.
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